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Parco Naxos Taormina, nuovi investimenti da parte del concessionario

TAORMINA – Nuovi investimenti e la convinzione che la cultura possa costituire per la Sicilia uno dei principali asset per la ripartenza del turismo e dell’economia. Aditus, la società concessionaria per i servizi aggiuntivi dei principali siti culturali e archeologici della Sicilia orientale, tra cui i siti del Parco Archeologico Naxos Taormina, si prepara così ad affrontare la stagione estiva.

Nel corso di questi mesi di chiusura dei siti culturali, determinata dall’emergenza Covid, la società si è mossa fin da subito con l’obiettivo di farsi trovare pronta al momento della riapertura. Di qui il grande lavoro che ha portato alla realizzazione della piattaforma didattica “#LaSiciliaRacconta” rivolta alle scuole e ai giovani studenti di tutta Italia, per raccontare le tante eccellenze culturali della Sicilia attraverso contenuti didattici divertenti e innovativi.

In questo senso va anche l’accordo con le associazioni delle guide turistiche di Taormina e Messina per la realizzazione di pacchetti che offrano a tutti i visitatori la possibilità di fruire di una visita guidata in sicurezza dei principali siti ad un prezzo molto conveniente. Molti gli investimenti portati avanti anche in questa difficile situazione economica: dagli oltre ‪500.000‬ euro stanziati recentemente nelle attività di riqualificazione dei siti che afferiscono al Parco Archeologico Naxos Taormina sulla base degli accordi attuativi sottoscritti con il Parco, agli investimenti sugli strumenti informatici, come la moderna piattaforma di ticketing online https://aditusculture.com, che consente ai visitatori di acquistare i biglietti e i servizi dei siti culturali siciliani prenotando anche l’orario e il giorno delle visite e senza far coda alle biglietterie.

Investimenti sono stati effettuati anche sulle risorse umane, circa 78 tra ragazze e ragazzi siciliani che lavorano direttamente sui siti. Nessuno è stato lasciato solo. Anzi, Aditus ha deciso fin da subito di integrare la cassa integrazione con la parte restante dello stipendio e ha offerto a tutti i suoi dipendenti a proprie spese una polizza assicurativa per i rischi legati alle pandemie.