Il Genio civile alza il disco rosso per la posa del giunto, ultimo passaggio per il definitivo completamento degli svincoli di Giostra – Annunziata. Nel documento inoltrato questo pomeriggio, all’Anas, al Cas, al Comune, al Prefetto, al Comando di Polizia stradale, all’Impresa “Svincoli Messina“, l’ingegnere capo Gaetano Sciacca non esprime un parere netto, favorevole o contrario, ma riassume ed elenca le prescrizioni contenute nella relazione redatta dal Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Messina in virtù della convenzione stipulata tra il Comune di Messina, l’Anas e l’Ateneo peloritano e riguardante l’interazione tra il viadotto Ritiro ed i costruendi svincoli autostradali Giostra- Annunziata .
Dall’analisi tecnica dei professori dell’Università emerge che Il viadotto Ritiro non è sicuro, così come riporta fedelmente Sciacca in premessa del suo documento, per poi arrivare alle conclusioni.
«Il viadotto Ritiro – si legge testualmente – in assenza di sisma non è in grado di soddisfare le verifiche convenzionali: tali verifiche risultano positive se si prevede una corsia convenzionale pari a m.3.50 posta al centro della carreggiata». Sciacca, riportando quanto scritto dai docenti universitari, sottolinea come sia stata rilevata una «scarsa qualità del calcestruzzo», che potrebbe provocare crolli strutturali, per cui «è d’obbligo la messa in sicurezza e la bonifica di tutte quelle parti ammalorate in incipiente fase di distacco».
In base alle verifiche tecniche, la situazione diventa più grave in presenza di sisma: «non sono presenti nelle strutture del viadotto Ritiro, non previsti all’epoca della progettazione, appoggi e ritegni antisismici…. 9 pile su 40 non soddisfano i requisiti di sicurezza».
Partendo dai risultati dell’ Università, Sciacca, fornisce una serie di indicazioni, che richiederanno tempo e soldi per essere eseguite e che, quindi, suonano inevitabilmente come una bocciatura all’annunciata apertura in tempi brevi degli svincoli. L’ingegnere capo del Genio Civile invita a realizzare i seguenti, inderogabili, interventi:
– Ridurre la corsia di marcia ad una larghezza di m 3,50 posta al centro della carreggiata per entrambe le direzioni
– Bonificare tutte le parti ammalorate in condizioni d’incipiente distacco
– Realizzare appoggi e ritegni antisismici
– Effettuare una verifica di vulnerabilità sismica
-Valutare le condizioni si stabilità geotecnica del sito e degli effetti dell’interazione terreno- strutture
A conclusione del documento, Sciacca manda un messaggio al suo interlocutore istituzionale, il sindaco Giuseppe Buzzanca, il quale «sia in qualità di Commissario delegato ex Opcm n.3721 che quale massima autorità locale di protezione civile, dovrà vigilare affinché quanto evidenziato nella “Relazione” del Dipartimento di Ingegneria e riassunto dallo scrivente, sia rispettato con l’urgenza che il caso richiede anche in considerazione delle possibili implicazioni che riguardano la pubblica incolumità».
Contattato telefonicamente, Sciacca asserisce sicuro: «Montare il giunto sarebbe da irresponsabili». Basta questa frase per affermare con certezza che il parere del Genio civile è negativo. (Danila La Torre)