“Il Piano regolatore generale a Torregrotta è necessario e urgente; ma poteva essere discusso in maniera più partecipata“. A parlare è Nino Mondì, consigliere indipendente della maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Corrado Ximone. L’approvazione del Prg ha suscitato numerose polemiche nelle ultime settimane, in cui l’iter del complesso documento è arrivato alle fasi finali dopo decenni di attesa.
Mondì tiene a precisare che il suo appoggio alla maggioranza non è in discussione: “Torregrotta ha bisogno di un Prg per fermare la cementificazione selvaggia e l’abusivismo edilizio” – spiega il consigliere – “l’evoluzione urbanistica della città è stata del tutto casuale, oltre che inadeguata allo sviluppo in termini di abitanti. Era dunque necessario portare a termine l’iter del piano. Tuttavia, abbiamo insistito molto in campagna elettorale sulla partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative, e in particolare proprio alla redazione del Prg. Ecco, su questo punto potevamo fare di più”.
Da cosa nasce questa considerazione? “Pochi giorni prima che il Consiglio comunale si dichiarasse incompatibile con la redazione del Prg, a causa dei numerosi conflitti d’interesse dei consiglieri, era stato organizzato un incontro con la cittadinanza. Io credo che un solo incontro, a 10 mesi dall’insediamento, sia poca cosa. Inoltre, non capisco il senso di quell’unico incontro pochi giorni prima che il Consiglio si esautorasse dalla discussione del Piano, cosa che impedirà ai consiglieri qualunque modifica al documento. Non ho dubbi sulla bontà del piano e dei professionisti che lo hanno elaborato; ritengo però giusto ascoltare la voce dei cittadini e tentare di tutelarli in qualunque sede si discuterà del Prg di Torregrotta”. La palla passa ora all’assessorato regionale, che di fatto sarà commissario del Comune torrese nell’approvazione del Piano.
Alle dichiarazioni di Mondì ha replicato il sindaco Ximone: “Seguo da 15 anni l’iter del Prg, lo conosco nei minimi dettagli e sono convinto della bontà delle prescrizioni in esso contenute. Ormai, era tempo di approvarlo: sia perché sul Comune pendeva la diffida della Regione, sia perché ulteriori riunioni avrebbero solo bloccato l’approvazione. Abbiamo ascoltato i cittadini in campagna elettorale, e siamo convinti di conoscerne le necessità; cercheremo di farle valere dialogando con l’assessorato, così che Torregrotta possa contare prima possibile su uno strumento fondamentale per lo sviluppo della comunità”.