Nel balletto della MessinaServizi e delle diatribe esplose in queste settimane, ecco che si inserisce a gamba tesa direttamente la SRR. Perché mentre sindacati, Comune, MessinaServizi e Ispettorato del Lavoro non hanno ancora trovato la condivisione sulla modalità del passaggio dei lavoratori, prima di Ato3 e quindi di Messinambiente, ecco che è proprio la SRR a “svegliarsi” e a dettare l’agenda delle prossime azioni. Le ipotesi ancora in piedi sono due: passaggio al bacino SRR attraverso la Legge regionale 9 del 2010 o trasferimento diretto da Ato3 e Messinambiente a MessinaServizi applicando l’articolo 6 del Contratto Collettivo Nazionale. Un tunnel che al momento sembra senza via d’uscita, tanto che anche l’Assessorato regionale ha deciso di vederci chiaro e ha convocato una riunione a Palermo con i sindacati per domani. Incontro che avrà come ordine del giorno proprio il trasferimento dei lavoratori.
Ma la SRR Messina Area Metropolitana si è mossa, indirizzando ad Ato3 e al dirigente Gaetano Sciacca una nota che sembra essere il preludio di un passaggio praticamente inevitabile.
La SRR chiede che siano trasmessi «nel minor tempo possibile, tutti i documenti e le notizie necessarie al trasferimento». L’elenco è lungo e dettagliato: per ogni lavoratore si chiede mansione svolta, orario lavorativo e livello di inquadramento, eventuale anzianità maturata nella posizione parametrale B, la data della prima assunzione, il riepilogo degli scatti di anzianitù e della data del prossimo scatto, eventuali superminimi e ultime sei buste paga. La SRR, che comunque ha già avuto la pianta organica approvata nei mesi scorsi a Palermo, vuole conoscere le eventuali variazioni di mansioni determinate da sopraggiunte limitazioni di idoneità negli ultimi 8 mesi e l’attestazione con il riepilogo di tutti i dati relativi alle situazioni individuali in materia di malattia e infortunio. Tra i documenti che la società regionale chiede c’è ancora l’iscrizione e gli estremi dei singoli lavoratori al Fondo di previdenza complementare e al Fondo integrativo di assistenza sanitaria, la scelta di destinazione del Tfr e tutte le eventuali cessioni del quinto dello stipendio o pignoramenti. Tutto questo in vista del trasferimento dei lavoratori che la SRR vede praticamente scontato attraverso l’applicazione della Legge 9 del 2010, soluzione indicata dalla Direzione Territoriale del Lavoro ma osteggiata dall’assessore Ialacqua e da alcune sigle sindacali. Alla fine della nota infatti si chiede la verifica tempestiva di periodi di malattia, infortuni o gravidanze in corso che possono impedire il trasferimento nella SRR.
La firma in calce è quella del dirigente Arturo Vallone che con questa comunicazione datata 25 agosto chiede di fatto all’Ato3 e al Dirigente dell’Ispettorato del Lavoro Gaetano Sciacca di produrre tutti gli atti che serviranno per l’immediato passaggio dei dipendenti Ato3 nella SRR.
Adesso si attende la riunione palermitana e naturalmente un nuovo confronto con amministrazione comunale e della MessinaServizi. Il tempo si restringe sempre più.
Francesca Stornante