Doveva decidere quale percorso normativo scegliere per il passaggio dei lavoratori. Dopo gli scontri, le polemiche, i botta e risposta a suon di comunicati e note, le numerose e lunghe riunioni senza esito a Palazzo Zanca, Ispettorato del Lavoro, Ufficio del Lavoro, la decisione sul transito dei lavoratori di Ato3 a MessinaServizi era finita nelle mani di Beniamino Ginatempo. L'ultimo incontro si era chiuso con i sindacati spaccati su due proposte: Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel si sono battuti per rispettare la legge regionale 9 del 2010 che prevede il passaggio tramite Srr, sull’altro fronte Fp Cgil, Fismic e Orsa hanno sostenuto strenuamente l’opzione del trasferimento diretto del personale da Ato3 a MessinaServizi Bene Comune.
L'amministratore unico della nuova società aveva deciso di chiedere un parere legale e aveva chiesto dei giorni per vagliare le ipotesi. Sia Ginatempo che l'assessore Ialacqua sembravano determinati a optare per il passaggio diretto, la strategia era stata anche messa nero su bianco nel verbale della riunione del 18 agosto, non sono mancati gli attacchi frontali con i sindacati e nei confronti della stessa legge regionale, definita come un pasticcio inapplicabile. Alla fine però i giorni di riflessione e il parere legale hanno convinto Ginatempo ad arrendersi a quanto prevede la famosa e contestata legge 9.
Ginatempo oggi lo scrive senza mezzi termini: "MessinaServizi Bene Comune non può decidere del futuro di dipendenti di altre società" riferendosi sia ad Ato3 che a Messinambiente”. L'amministratore unico oggi precisa che gli attori in questa vicenda sono altri: l’Amministrazione comunale e, soprattutto, la stessa SRR.
"Il ruolo di MessinaServizi altro non può essere che di attesa. La società ha già manifestato la volontà di assumere il servizio in atto espletato da ATOME3, indicando, persino, una data". Ginatempo sottolinea che non si tratta di scaricare le sue responsabilità, e in effetti questa presa di posizione suona più come un'ammissione di resa alla legge. Ecco le tappe che fissa: "L’amministrazione dovrebbe provvedere al più presto a comunicare all’ATOME3 la data a partire dalla quale il servizio (lavoratori, mezzi e assets) dovrà passare a MessinaServizi, nonché stornare le cifre di spesa in favore della società. A quel punto l’ATOME3 può risolvere i rapporti di lavoro con i lavoratori con pari decorrenza. La SRR ha i maggiori oneri nel trasferimento dei lavoratori ai sensi della L.R. 9/2010, e deve garantire, successivamente, il corretto “utilizzo” degli stessi da parte di MessinaServizi, magari fornendo l’interpretazione autentica del termine utilizzo (L.R. 9, art.19, comma 8). In assenza di questo preliminare e fondamentale “passaggio”, la società non potrà iniziare le procedure di propria competenza ai fini della presa in carico del servizio di igiene ambientale".
Ginatempo poi avvisa: "E’, comunque, chiaro che le conseguenze di questi ritardi, non imputabili a MessinaServizi, potrebbero essere devastanti, perché il servizio di igiene urbana rischia di interrompersi il 15 ottobre, con le conseguenze sociali ed igienico sanitarie che tutti possono immaginare, nonostante la società sia pronta ad mettersi al lavoro da subito".
A questo punto sembra chiaro che il percorso sarà quello del transito tramite SRR, quindi passa tutto nelle mani del commissario Ettore Ragusa.
Francesca Stornante