Finalmente la stabilizzazione. Dopo anni di attesa per 28 lavoratori precari ex lsu che da sempre operano nel campo della sanità è arrivato il momento di tirare un sospiro di sollievo. Non è una soluzione a tempo indeterminato, il contratto che firmeranno avrà una durata di cinque anni con possibilità di rinnovo, ma è già un passo importante che intanto pone fine ad una vita da precari e che apre la strada verso una prospettiva di lavoro certa anche per altri 75 lavoratori che a tutt’oggi però restano in cooperativa.
Di tutto questo si è discusso oggi presso la sede dell’Asp 5 di via La Farina durante un incontro tra i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl, Clara Crocè e Calogero Emanuele, la segretaria della Uiltemp Nunzia Musca, il Direttore Amministrativo Munafò e i presidenti delle cooperative. I 28 stabilizzati adesso saranno gestiti direttamente dall’Asp, gli altri 75 restano in forza di convenzione con le Cooperative Il Quadrifoglio e Isvil.
Per Fp Cisl e Uiltemp l’incontro di oggi ha sortito un risultato positivo per questi lavoratori che da oltre un decennio vengono utilizzati a vario titolo, positivo in quanto parte il percorso per una concreta possibilità futura di stabilizzazione a tempo indeterminato. “I 28 lavoratori avranno un contratto a tempo determinato per cinque anni prorogabile per altri cinque, ed i 75 lavoratori ASU soci di Cooperative, percettori di sussidio, transiteranno nell’Ente per mobilità ai sensi del Decreto Legislativo 81/2000, mantenendo in atto lo status di lavoratori ASU non contrattualizzati, fermo restando le opportune valutazioni di una possibile integrazione della platea da contrattualizzare a tempo determinato unitamente ai 28 lavoratori. Un risultato importante, soprattutto per i 75 lavoratori che sin’oggi si sono ritrovati con due datori di lavoro, la Cooperativa e l’Azienda. Il passaggio consentirà invece la gestione diretta da parte dell’ASP” hanno dichiarato Calogero Emanuele e Nunzia Musca.
Più critica la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che, pur leggendo positivamente il risultato ottenuto per i 28 lavoratori, chiede che “contestualmente il Commissario dell’Asp 5, dopo aver accertato il fabbisogno di personale amministrativo dell’azienda, proceda a presentare a Palermo il piano di mobilità per gli altri 75 ex-lsu”. Il sindacato sostiene infatti che le convenzioni che legano l’azienda sanitaria alle cooperative Quadrifoglio e Isvil, da cui gli ex-lsu provengono, non sono legittime trattandosi di interposizione di manodopera . “Eppure i lavoratori socialmente utili continuano ad essere presenti ed essenziali all’interno dell’Asp, coprono i vuoti in organico e senza il loro prezioso apporto l’azienda non potrebbe garantire importanti servizi” dice Clara Crocè. Per Clara Crocè, dunque, rimane prioritario e necessario fare chiarezza anche perché, spiega, “se il piano di stabilizzazione fosse già stato presentato questi lavoratori avrebbero potuto sperare anche nella sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato”. Ipotesi, quest’ultima, mandata purtroppo in soffitta dalla circolare del dicembre 2012 sottoscritta dall’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, che blocca tutte le assunzioni anche tramite concorso. L’unica eccezione sarebbe stata appunto prevista per coloro i quali fosse stato presentato, prima del dicembre 2012, il piano di stabilizzazione. “Se i direttori generali e i commissari che negli ultimi anni si sono sterilmente susseguiti alla guida dell’Asp ci avessero dato retta i lavoratori avrebbero potuto ottenere il posto fisso. La strada adesso è molto più in salita, ma l’azienda deve comunque impegnarsi alla predisposizione di un programma di stabilizzazione da presentare a Palermo in cui si chiede il passaggio dei 75 lsu dalle cooperativa all’Asp. Anche loro hanno diritto a contratto di lavoro, pur se a tempo” dice la sindacalista.
Assente durante l’incontro di oggi il commissario dell’Asp5 Manlio Magistri. Un’assenza che non è passata inosservata proprio alla segretaria della FpCgil che commenta con toni molto ironici la mancata partecipazione all’incontro di Magistri.“Una stranissima manifestazione allergica impedisce al commissario straordinario dell’Asp5 di sedere ai tavoli di trattativa. Consideriamo anomala questa patologia perché si palesa solo quando gli appuntamenti sono fissati con le organizzazioni sindacali”. Per la sindacalista questo è un comportamento inaccettabile e, anche per il futuro, chiede al commissario di non disertare i confronti con i lavoratori, soprattutto quando si tratta di discutere del loro futuro occupazionale.