C'è una prima condanna per la morte di Ilaria Boemi, la sedicenne stroncata da un fatale mix di droga e alcol, la notte di San Lorenzo del 2015, sul lungomare del Ringo. Il giudice per l'udienza preliminare Daniela Urbani, nel tardo pomeriggio di oggi, ha emesso il suo verdetto nei confronti della diciannovenne Gaia Auteri, accusata di cessione di droga e morte come conseguenza di altro delitto.
E si tratta di una sentenza severa: l'ha infatti condannata a 6 anni ed otto mesi, una multa da 20 mila euro e una provvisionale di 80 mila euro a testa da liquidare ai genitori, più 50 mila euro agli stessi in qualità di genitori del fratello di Ilaria. Infine il risarcimento, che sarà liquidato in sede civile.
Il giudice ha quindi accolto la richiesta dell'accusa, il PM Stefania La Rosa, e condannato la giovane amica di Ilaria. Per lei la condanna è comunque più bassa del massimo previsto per la legge. Il suo difensore, l'avvocato Salvatore Silvestro, ha infatti chiesto ed ottenuto che Gaia venisse giudicata col rito abbreviato, che consente uno "sconto" fino a due terzi della pena.
Gaia, secondo la ricostruzione effettuata dalla Squadra Mobile sulla vicenda, quel pomeriggio ha procurato a Ilaria quella pasticca di MDM, tra i giovani conosciuta come MADDI, ha passato con lei diverse ore, prima della morte, sulla battigia del lungomare del Ringo, sotto il cielo stellato.
Chi era con lei, quando la sedicenne ha dato i primi segni di malore, ha pensato bene di lasciarla lì, tra la sabbia bagnata e il cielo scuro, a esalare l'ultimo respiro.
Oggi sul posto c'è una lapide, una "finestra" di marmo sul mare azzurro, a ricordare la piccola Ilaria.
Alessandra Serio