Sui temi delle infrastrutture e della portualità nasce una nuova alleanza, quella tra Sicilia Futura e i Popolari per l’Italia.
Un “patto civico” siglato con il convegno che si è tenuto a Palazzo Zanca, organizzato dal movimento Popolari per l’Italia di Pippo Isgrò dal tema “Prima di tutto Messina, città metropolitana” .
In primo piano il Ponte, l’aeroporto, l’area del Mediterraneo, l’Autorità Portuale ed una sorta di “patto” solo sui progetti e sulle idee da portare all’attenzione del governo nazionale che negli ultimi mesi ha aggiunto agli “scippi”degli anni scorsi anche la beffa di dichiarazioni contraddittorie e mai chiare.
Agli interventi strettamente tecnici, affidati alla competenza e professionalità di chi ben conosce queste tematiche, come il professor Mallandrino e l’ingegnere Giovanni Mollica, si sono affiancati quelli politici, cui è affidato il compito di battere i pugni sui tavoli palermitani e romani.
“Noi vogliamo la Messina del sì, una città che vuole riacquistare centralità- ha dichiarato il coordinatore cittadino di Sicilia Futura Salvatore Versaci- Mentre il Canale di Suez raddoppia e diventa sempre più determinante, lo Stretto di Messina diventa sempre più stretto… Non ci bastano le rassicurazioni che vengono fornite ad esempio sulla linea ferrata. Da messinese mi amareggia vedere come dopo gli scippi degli anni scorsi, adesso sul fronte dell’Autorità portuale non siamo stati ascoltati. Dobbiamo fare una battaglia di squadra, senza colori politici, perché siamo una città che si affaccia al mare eppure, nonostante tutto, nei fatti diamo le spalle al mare”.
Se Malandrino e Mollica hanno affrontato gli aspetti tecnici ribadendo che l’unico tema dal quale ripartire è la nuova infrastrutturazione regionale e provinciale ad i vari livelli (Viari ferroviario portuale aereo portuale), l’ex assessore Pippo Isgrò si è soffermato proprio su quel rapporto col mare che Messina ha interpretato negli ultimi anni in modo capovolto, anche a causa di un progressivo smantellamento dei vari presidi. Ponte, aeroporto, infrastrutture viarie sono state al centro degli interventi, anche alla luce di quel Def che nero su bianco smentisce quanto, sia pure in modo confuso, vari ministri hanno dichiarato a proposito del Ponte. Nei piani strategici non c’è ma ogni qualvolta un ministro viene a Messina riesce a trovare il modo di “accontentare” anche i fautori del sì con giri di parole ed enigmi da interpretare.
Dure le posizioni sia di Versaci che di Picciolo che hanno evidenziato il comportamento del governo Renzi soprattutto per quanto riguarda l’Autorità portuale, il cui destino è ancora appeso ad un filo.
“Senza infrastrutture adeguate tra un paio di anni saremo morti, saremo alla fame, superati da tutti- ha spiegato Picciolo- Il Ponte viene dipinto dapprima come un progetto strategico e poi sparisce dalla programmazione. Sul fronte della portualità finora il comportamento del ministro Delrio è negativo. Il nostro obiettivo, con la nascita di questo patto civico con Isgrò e i Popolari per l’Italia, è fare squadra sulle idee e sulle proposte da portare avanti. Ad esempio sul fronte delle infrastrutture, grazie a questa sinergia possiamo dare un contributo che si basa su dati e prospettive tecniche.”
Numerosi gli interventi dei presenti in sala, come quello di Alessandro Tinaglia di Reset, che ha dato la disponibilità del movimento per far parte di un gruppo che punta a scommettersi per governare in termini programmatici il cambiamento di Messina. Al dibattito hanno dato il loro contributo anche la consigliera comunale Rita La Paglia, l’architetto Saro Pizzino, l’ingegnere Di Bartola, Roberta Conigliano e l’ex assessore al bilancio Luca Eller Vainicher.
Infine il capogruppo di Sicilia Futura al Consiglio comunale, Nino Carreri, ha sottolineato l'importanza politica di aggregare forze omogenee che abbiano a cuore una nuova progettualità per il territorio.