Un passo alla volta, senza rinnegare il passato, semmai rafforzando scelte che stanno contribuendo a cambiare il volto della zona falcata.
Non ha mai smesso di lavorare su questo fronte il commissario dell’Autorità Portuale Antonino De Simone, convinto che soltanto in sinergia e senza clamori, si possano fare le cose.
Nei prossimi giorni scatterà la fase due delle demolizioni nella Real Cittadella, gli ultimi passaggi burocratici sono già stati effettuati e le ruspe torneranno in azione per cancellare le tracce di abusivismo e vergogna che hanno deturpato per decenni storia, arte e patrimonio naturale.
L’obiettivo è però restituire alla città un’area valorizzandola ed è con questa “mission” che De Simone incontrerà il governatore Musumeci che ha pienamente sposato la strada della riqualificazione della zona falcata.
“Dobbiamo pensare al proseguimento del Patto per la Falce, ampliando i soggetti che ne fanno parte-spiega De Simone– Chi ritiene che il Patto sia stato completato a gennaio fa un errore. Io dico, continuiamo con questa soluzione, allargando però i protagonisti del Patto. Penso alla Sovrintendenza che tanto sta contribuendo alla rinascita dell’area e tanto può fare, penso anche alla Città Metropolitana ed infine anche alla Camera di commercio”.
Quell’area, da simbolo di una vecchia vergogna può diventare la Fenice che risorge dalle ceneri, può diventare il simbolo di una Messina che torna a guardare il mare e ad esserne Regina.
Il governatore crede molto in questo progetto e se lo strumento migliore potrà essere una sorta di Patto per la Falce bis, allora si continui. Non c’è più tempo da perdere.
Rosaria Brancato