L’assessore De Cola, replicando al deputato regionale Cateno De Luca rivendica i successi dell’Amministrazione nel reperire finanziamenti, tra i quali anche il bando “PO FESR 2014-2020, Asse 5 (Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera), con 21 progetti per un totale di € 116.667.770,93” nell’ambito del Masterplan.
A intervenire adesso è CapitaleMessina che, a proposito dei fondi europei, fa riferimento a quelli inseriti nel Patto per la Sicilia e che ammontano a 100 milioni di euro: “ Ingenti risorse economiche da utilizzare per opere di rinaturalizzazione e fruizione degli habitat naturalistici, tra i quali ricade anche il 75% del nostro territorio comunale. Il termine per l’accesso ai finanziamenti è scaduto da qualche mese. La lettura delle istanze presentate descrive un’ampia gamma di progetti che sarebbero stati facilmente realizzabili nel messinese: interventi di rinaturalizzazione e ricostruzione di habitat in Zps e Sic, piste ciclopedonali, eliminazione di detrattori ambientali, reti sentieristiche, realizzazioni di centro visite e foresteria, poli di diffusione e identità ambientale. Nell’elenco sono presenti molte città siciliane ed anche comuni del messinese, da Alcara Li Fusi a Patti, ma il nome di Messina non lo abbiamo letto. Infatti l’Amministrazione comunale non ha presentato alcuna richiesta di finanziamento, nonostante il nostro territorio fosse il beneficiario ideale di queste misure”.
CapitaleMessina ricorda come larga parte della superficie comunale rientra nella Rete Natura 2000 come Sic e Zps, oltre ad avere una Riserva Naturale Orientata. La misura d’intervento inoltre è la seconda parte di una programmazione che già era stata avviata nel 2007/2014, quindi è incomprensibile che non si sia fatto nessun progetto.
CapitaleMessina segnala però la recente notizia della riapertura del bando per l’assegnazione dei 58 milioni di finanziamenti residui, non assegnati, dell’asse 6.5.1 del PO FESR, quindi c’è ancora la possibilità di presentare progetti: “ speriamo che al Comune di Messina qualcuno se ne occupi. Alla luce di queste notizie una riflessione va fatta sulla locale politica di gestione del territorio: le colline che circondano la città oltre ad essere Sic e Zps, versano in uno stato di abbandono pluridecennale e possono giovarsi facilmente delle agevolazioni comunitarie previste in coerenza con gli indirizzi delle politiche ambientali volute e finanziate dalla comunità europea, grazie ad interventi finalizzati al ripristino delle condizioni di naturalità in aree naturali e seminaturali. Ma invece l’Amministrazione, continuando a perdere le risorse comunitarie, di fatto, mantiene il degrado e l’abbandono delle aree naturali e seminaturali a ridosso della città, favorendo l’avanzare dei dissesti e la perdita di fertilità del suolo; contemporaneamente, le aree urbane vengono soffocate dall’applicazione di normative ambientali che si sovrappongono alle normative urbanistiche, aumentando gli effetti dell’attuale grave crisi del comparto edile”.