MESSINA – Polemiche dopo il tesseramento pre-congressuale dei vari circoli del Pd. Alcuni tra dirigenti, iscritti e simpatizzanti di circoli di ogni zona della provincia hanno fatto emergere quanto accaduto nei giorni scorsi, con l’iscrizione cartacea per i nuovi iscritti portata avanti “da parte di più componenti segretari di circolo e/o membri del coordinamento provinciale”. A loro avviso, si tratta di “una violazione del regolamento” e per questo hanno chiesto una maggiore tutela delle “comunità democratiche che si sono attenute alle regole e ai dettami statutari e regolamentari”.
A firmare la lettera indirizzata ai vertici regionali del partito sono stati il segretario del circolo di Savoca, Sergio Trimarchi, il vicesegretario del circolo di Gioiosa Marea, Antonina D’Agati, il vicesindaco di Casalvecchio Siculo, Antonino Santoro, e gli iscritti al circolo di Messina Alessandro Russo, Placido Teresano, Giuseppe Vitarelli, Andrea Celi e Francesco Carabello, oltre a Donatello Molino di quello di Sant’Alessio Siculo.
“Va stigmatizzato l’atteggiamento tenuto dal coordinamento provinciale – continuano – il quale non è stato in grado di dare direttive univoche, come altre federazioni provinciali hanno fatto. Federacioni che, nel rispetto degli articoli sette e nove, di concerto con l’ufficio adesioni, hanno organizzato apposite giornate e iniziative, condividendo date e luoghi con il coordinamento al fine di renderle pubbliche. Così facendo si dava la possibilità a tutti i cittadini di potersi iscrivere ed evitare simili discriminazioni. Abbiamo chiesto più volte, anche rivolgendoci all’organizzazione nazionale e regionale, di fruire della possibilità di poter effettuare il cosiddetto tesseramento cartaceo, vista anche l’età media anagrafica dei nostri iscritti e la farraginosità della procedura d’iscrizione, senza, tuttavia, avere riscontri positivi. Pertanto, i tesserati iscritti ai nostri Circoli hanno effettuato esclusivamente la procedura online, come da regolamento sul tesseramento anno 2023”.
E ancora: “È inaccettabile che all’interno del partito per il tesseramento 2023 si siano adottati due pesi e due misure in spregio alle norme regolamentari del tesseramento e in barba ad ogni forma unitaria di condivisione. Per tale ragione, nonostante la possibilità di poter nel limitatissimo tempo disponibile aumentare il numero di sottoscrizioni, abbiamo deciso di non incrementare le adesioni. Se parliamo di partito libero, aperto, di alternativa, non è possibile ad oggi procedere in tal modo e anche disilludere tutti gli iscritti che con onestà e voglia di partecipazione hanno rispettato le regole e si sono tesserati con la procedura online, l’unica riconosciuta (almeno per chi rispetta le regole democratiche)”.
Da qui la richiesta “al segretario regionale del Pd Barbagallo e alla segreteria organizzativa regionale che tutte le tessere cartacee vengano escluse dal conteggio degli iscritti, non essendo rispettose delle regole stesse che il partito ha dato per la celebrazione dei congressi provinciali e/o di circolo. Se rinnovamento deve essere, lo sia sulle modalità di valorizzazione delle idee, delle risorse umane del partito, dell’idea di Sicilia che si intende portare avanti e non mediante la celebrazione di un congresso già ad oggi macchiato di ingiustizie e iniquità”.
E ancora: “Il Partito democratico in Italia e in Sicilia, se vuole rappresentare un’alternativa valida al governo delle destre, deve procedere a dettare regole uguali per tutti che favoriscano la partecipazione, la circolazione delle idee, la formulazione di una proposta politica nuova e in linea con i tempi. Diversamente, siamo destinati ad essere marginali e la brutta copia di modelli già in auge e si sa: tra la copia e l’originale si propende sempre per l’autenticità”.