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Per il Messina sempre gli stessi in campo e il calendario si complica

MESSINA – La sconfitta, la prima in casa, subita nel 10° turno di campionato ha lanciato un campanello d’allarme bello grosso. Come sottolineato dal mister Giacomo Modica, che si è assunto tutta la responsabilità facendo anche da scudo ai calciatori, la squadra non è stata all’altezza dal punto di vista mentale. Fisicamente non c’erano problemi e le scelte degli uomini erano ricadute sugli stessi che avevano iniziato e ben figurato a Picerno.

Lui ha parlato di approccio sbagliato e si è rimproverato di non aver dato i giusti input pre gara, alcuni tifosi invece a caldo hanno commentato su come manchino i giocatori di esperienza, un mantra che però questi ripetono ad ogni partita che non finisce bene. Da Fumagalli, Manetta, Franco e Ragusa, uno per reparto, i calciatori esperti in campo c’erano, ma il Messina ha visto tutto il gruppo giocare sotto tono. Come lo stesso allenatore ha ammesso poi dopo la partita non sarebbe stato facile dare una sterzata con i cambi nell’intervallo si sarebbero dovuti cambiare forse tutti e undici.

Tante partite e stessi uomini

La verità è che probabilmente il gruppo ha giocato fin qui troppe partite con gli stessi uomini che non sono freschi mentalmente e tante partite si sono giocate ravvicinate. Sono 8, compreso il turno preliminare di Coppa Italia, in 36 giorni dal 21 settembre al 26 ottobre. E adesso si andrà verso un nuovo concentramento di match, domenica a Crotone, poi a Taranto nel recupero infrasettimanale dell’1 novembre per poi ospitare in casa il Benevento la domenica successiva 5 novembre. Ci sarà poi finalmente la possibilità di prepararsi per una settimana intera ma il calendario ci vedrà affrontare il Latina in casa il 12 novembre, il Foggia fuori il 19 novembre, la Juve Stabia in casa il 26 novembre. Nel prossimo mese il Messina dovrà giocare contro avversari classifica alla mano più forti di noi che occupano quattro delle prime cinque posizioni del girone C.

Quanto agli uomini, parlando delle sole nove giornate disputate in campionato, spiccano a nove presenze, quindi sempre utilizzati da titolari o subentrati: Fumagalli, Frisenna, Ortisi, Emmausso, Cavallo e Plescia. A otto, ne hanno saltata una, Manetta, Scafetta, Ragusa, poi a sette Lia Ferrara e Polito. Ma al di là delle presenze il minutaggio vede Fumagalli sempre in campo con 878 minuti giocati poi Frisenna, Ortisi, Manetta e Plescia chiudono le prime cinque posizioni sopra i 740 minuti. Seguono a scalare Emmausso, Cavallo, Lia, Scafetta, Ferrara, Ragusa, Pacciardi e Franco, quest’ultimo con cinque presenza ha collezionato 431 minuti di gioco. Sotto da Polito, Firenze e Zunno che hanno giocato tra i 200 e i 300 minuti seguono giocatori che via via hanno raccolto sempre meno, questi in totale hanno racimolato poco più di 1500 minuti, meno del doppio di un titolare.

La media del primo gruppo, 13 calciatori che sono quelli che Modica sta utilizzando di più, è di 624 minuti, con quelli che seguono (Polito, Firenze, Zunno, Giunta, Tropea, Salvo, Buffa, Luciani, Darini, Zammit, Di Bella, De Matteis) la media è di 153 minuti, poco più di una partita e mezzo. Qualche cambio che comporta la responsabilizzazione di qualche altro giocatore va fatto. Per la sfida col Crotone ci penseranno squalifiche (e infortuni probabilmente) a ridisegnare per la decima volta in questa stagione il Messina, con Manetta, Plescia e, probabilmente ancora per infortunio, Lia a restare fuori dall’undici titolare dell’allenatore, qualche altro dovrà rispondere presente a farsi vedere sotto una luce diversa da Giacomo Modica.