L’appuntamento è per domenica 5 giugno 2011, alle 17.00, al Vivaio Ziriò, sul versante tirrenico dei Monti Peloritani, lungo la strada di crinale che conduce sino a Dinnammare, per la IX edizione della performance organizzata dalle Associazioni Il Cantiere dell’InCanto e La ragnatela onlus, in collaborazione con Il Collettivo artistico Machine Works, Il Museo di musica e cultura popolare dei Peloritani e Il Teatro dei Naviganti. Per il nono anno consecutivo, come sempre nel mese di giugno, a Messina, artisti e organizzatori propongono al pubblico un percorso nel bosco, alla ricerca della relazione tra arte e natura, del dialogo possibile col vento, i rami, le foglie, la luce, l’ombra. «Un percorso fatto di esplorazione e ascolto, di momenti musicali e performance teatrali. Ma non è uno spettacolo», nonostante il sostanzioso gruppo di attori, artisti e musicisti coinvolti, sottolinea Giovanna La Maestra, coordinatrice artistica del Bosco in Concerto. Un percorso quest’anno dedicato e ispirato ai bambini, che si apre con una foto storica: quella del piccolo Artur, il bimbo ritratto con le mani in alto, nel 1943, nel ghetto di Varsavia, circondato da soldati nazisti, indifeso.
Con la musica parleranno i ragazzi disabili, gli stessi che durante l’anno partecipano ai laboratori curati dalle associazioni promotrici, nel concerto in radura che segna la fine del percorso. In musica, ognuno suonando una ninna nanna, i musicisti invitati cercheranno di svelare nuovamente agli spettatori l’intimità del nascere, la gioia e la sofferenza nel crescere, il ruolo di ascolto e di sostegno dell’adulto nei confronti del bimbo. Tra loro, di nuovo nel Bosco quattro anni dopo l’edizione del 2007, il grande jazzista Paolo Fresu, in compagnia della moglie musicista Sonia Peana. Che dice: «Andare nel bosco è sempre una sensazione bellissima perché io, che vengo dalla campagna sarda, sono sempre stato in contatto con la terra e con la natura. Ne conosco i profumi e i suoni che sanno della mia infanzia, dei giochi sugli alberi con i visi disegnati dal granito corroso dal vento e dall’acqua. E qui trovo ispirazione, perché il bosco ci abbraccia e ha una forte personalità. Qui la mia musica “cambia”, semplicemente perché cambia il luogo che la accoglie. E i luoghi sono l’altro strumento che suona con noi e dobbiamo rispettarli per ciò che ci suggeriscono. Andare nel bosco – aggiunge Paolo Fresu – è anche condividere il percorso e le emozioni con gli amici e con i ragazzi e le ragazze che ho conosciuto alla Ragnatela. Tutto assume un carattere particolare perché l’emozione è traslata in musica. Emozione data sia dai suoni della natura che da quelli nostri che lo interpretiamo provando ad ascoltarlo».
«Siamo onorati di avere nuovamente con noi l’amico Paolo Fresu – dice Giovanna La Maestra a nome delle associazioni promotrici – ma il ringraziamento va esteso ad un gruppo sempre più folto di “Amici del Bosco”. Uomini e donne che si impegnano gratuitamente ormai da nove anni per difendere uno spazio culturale ed educativo in cui si annullano la separazione fra organizzazione e creatività, fra artisti e outsider dell’arte, fra chi per bravura ed esperienza è riconoscibile e chi non lo è, in controtendenza consapevole con chi ritiene che il valore dipenda dal denaro e dal consenso. Nel bosco, l’arte diventa il tempo e lo spazio dell’eguaglianza non formale e restituisce la consapevolezza che la diversità è preziosa e che la terra non ci appartiene». L’Azienda Foreste Demaniali della Provincia di Messina ospita ormai da anni la manifestazione nel Vivaio Ziriò. La dirigenza e i vivaisti mettono a disposizione il luogo e lo rendono accogliente per tutti, organizzatori, performer e spettatori. Al termine della performance, grazie alla collaborazione con il Consorzio Provinciale Allevatori di Messina, sarà offerta una degustazione di prodotti locali.