AGGIORNAMENTO ORE 20: Nonostante la nuova emergenza idrica, per la giornata di domani (mercoledì 4 novembre) in tutti i plessi dell'Ateneo si svolgeranno regolarmente tanto le attività didattiche, quanto quelle amministrative.
AGGIORNAMENTO ORE 19.35: Il sindaco, Renato Accorinti, ha inviato una nota ai dirigenti scolastici. “Il nuovo guasto – scrive il sindaco Accorinti – determinatosi sulla condotta idrica Amam, determinerà la riduzione dell’erogazione dell’acqua in molti punti della città, come segnalati dall’Amam. E' pertanto necessario che i dirigenti, nella autonomia di gestione delle proprie strutture, valutino la possibilità di consentire le lezioni al fine di evitare il disagio della chiusura. Gli stessi inoltre avranno cura di segnalare la necessità di rifornimento dei serbatoi, onde consentire la programmazione della distribuzione con le autobotti che potranno essere disponibili".
AGGIORNAMENTO ORE 19.15: Conferenza stampa in Prefettura a seguito del vertice (vedi pezzo a parte).
AGGIORNAMENTO ORE 18: Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio per un aggiornamento sulla situazione che si è determinata a Messina a seguito della nuova emergenza idrica. Il ministro ha assicurato la massima attenzione da parte del Ministero.
AGGIORNAMENTO ORE 17.10: Iniziate le riunioni in Prefettura e alla Protezione Civile. Ci sono il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed il dirigente della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio.
AGGIORNAMENTO ORE 17: Per i casi di particolare emergenza che interessano persone anziane e disabili non assistite, può essere contattato, dalle ore 7 alle 24, il numero telefonico 0907724110 o inviando un fax al numero 090694888 (specificando nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e motivo della richiesta) o una mail all’indirizzo autoparco@comune.messina.it .
AGGIORNAMENTO ORE 16.30: L’Amam stila un elenco delle zone che subiranno maggiori difficoltà di erogazione idrica a causa del piano di distribuzione razionata. L’elenco si basa su una proiezione, sulla scorta di precedenti situazioni emergenziali e di simulazioni, considerando i soli apporti dell’acquedotto “Santissima”, dell’erogazione ridotta dell’Alcantara attraverso il by-pass e dei pozzi cittadini. Da tale analisi si evince che le zone interessate saranno quelle “alte” della città in particolare: villaggio Cep, Minissale, Annunziata alta (contrade Citola e Sorba), castanea, Giostra (Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), San Licando (zona alta), Giampilieri, Zafferia (contrada Macchia), Santa Lucia sopra Contesse (zona alta), Ospedale Papardo, Istituto Ortopedico Scalabrino, Masse (S. Giorgio, S. Lucia, S. Nicola), Faro Superiore (Luvarazzi) Torre Faro, Ganzirri.
AGGIORNAMENTO ORE 13.43: "Possiamo intervenire sull'acquedotto ma non sul territorio circostante e tutto il versante jonico è a rischio da tempo". Il presidente dell'Amam, Leonardo Termini, fa capire che il problema dev'essere di rilevanza più ampia. "Ed infatti pomeriggio ci sarà il capo della Protezione Civile nazionale ed anche il presidente Crocetta – prosegue -. Nel frattempo stiamiamo che il bypass Alcantara possa essere pronto in serata, siamo nella fase delle saldature. Potrà garantire una quantità compresa tra i 300 e i 350 litri al secondo e dovremo valutare come distribuire l'acqua in città. Attiveremo servizi di autobotte soprattutto per le zone alte e per le persone più svantaggiate. Le riparazioni che abbiamo messo in campo a Calatabiano sono state condivise da tutti ma se il terreno argilloso continua a rilasciare l'acqua e ci sono nuovi smottamenti non possono bastare gli interventi tampone. E' necessario un lavoro sinergico con tutte le autorità perché non si tratta di una piccola singola frana. La condotta, rispetto al territorio circostante, occupa una parte minuscola e funge da cinta. Il bypass Alcantara sarà un aiuto e il nostro direttore La Rosa insieme a Siciliacque sta studiando altre misure per aumentare l'erogazione".
AGGIORNAMENTO ORE 12.41: Si è tenuta alle 11 la riunione preannunciata in Prefettura. Dal confronto è emersa la gravità dello smottamento che insiste sulla condotta idrica lesionata. Si è verificata una nuova rottura nel medesimo punto e, conseguentemente, appare immancabile l’attuazione in tempi rapidissimi delle opere di consolidamento della collina e di ancoraggio della condotta. E’ stata ripristinata l’unità di crisi in Prefettura e già oggi pomeriggio è prevista una riunione volta a pianificare la distribuzione dell’acqua alla popolazione a mezzo di autobotti, atteso che il bypass di collegamento alla condotta proveniente dall’Alcantara, la cui attivazione è prevista per lo stesso pomeriggio, consentirà un approvvigionamento idrico pari ad un terzo della portata attuale. Un’altra riunione dedicata all’individuazione delle misure urgenti per il ripristino dei luoghi è stata convocata per le ore 16 di oggi. A tale riunione parteciperanno anche il presidente della Regione Siciliana, il capo della Protezione Civile Nazionale ed il capo della Protezione Civile Regionale. Della situazione è stata informata anche la Prefettura di Catania, visto che il territorio interessato dalla frana è in quella provincia. A tale proposito è stata anche assicurata la presenza alla programmata riunione dell’ingegnere Capo del Genio Civile di Catania ed è stato richiesto l’intervento del sindaco di Calatabiano. Si sensibilizza la popolazione ad un uso oculato e parsimonioso delle risorse idriche attualmente disponibili.
AGGIORNAMENTO ORE 12.30: A conclusione del vertice in Prefettura abbiamo ascoltato la dirigente dell'Area 1 bis Ordine e Sicurezza Pubblica, Matilde Mulé: "Si è stabilita la riattivazione dell'Unità di Crisi – ha detto – e il primo provvedimento è l'approvvigionamento idrico tramite autobotti soprattutto per scuole e ospedali. Si è preso atto che occorre intervenire rapidamente sulla messa in sicurezza della collina e per il consolidamento della condotta che ha subìto un danno nello stesso tratto interessato dalla prima frana. Per la scelta e le indicazioni degli interventi, si è rinviato ad una riunione tecnica che si svolgerà alle 16 con il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio e con tutti i soggetti presenti all'incontro di stamattina. Parallelamente, sempre alle 16, ci sarà un'altra riunione alla Protezione Civile per stabilire gli interventi di approvvigionamento.
AGGIORNAMENTO ORE 11.30: Se si riuscirà ad iniziare i lavori per il bypass Alcantara alle 12, potrebbero essere terminati in giornata ma in ogni caso l'acqua potrà tornare nelle case dei messinesi solo domani. L'Alcantara ha una portata compresa tra i 300 e i 400 litri al secondo, meno della metà rispetto a quella del Fiumefreddo e bisognerà approntare un piano di distribuzione per provare a fare arrivare l'acqua anche se solo per poco tempo al giorno. Per la giornata di oggi potrebbero essere sufficienti le scorte di acqua presenti nei serbatoi. Non dovrebbero verificarsi gli stessi problemi della scorsa settimana ma i disagi non mancheranno in termini di quantità di acqua e di ore di erogazione.
AGGIORNAMENTO ORE 11.10: E’ stata già attivata l’unità di crisi in Prefettura ed alle ore 11 è stata convocata una riunione per fare il punto della situazione. Circa un’ora fa si è avuta notizia di un altro inconveniente verificatosi nella condotta idrica che serve il Comune di Messina. In particolare, sembrerebbe essersi verificato, sempre nel territorio di Calatabiano, una fuoriuscita di acqua dal sistema di drenaggio, con avvallamento del terreno. E’ stata sospesa l’erogazione idrica e si sta provvedendo all’attivazione del bypass che però ha una portata corrispondente ad un terzo del fabbisogno cittadino. I tecnici presenti sul posto stanno verificando se trattasi di rottura o lesione. Certamente, viste le condizioni precarie del terreno su cui poggia la condotta, divengono urgenti le attività di ancoraggio della condotta stessa e di consolidamento della collina, peraltro già segnalate al Comune di Messina, all’Azienda erogatrice delle risorse idriche e alla Protezione civile regionale.
AGGIORNAMENTO ORE 11.05: L'Amministrazione comunale, in seguito ad una nuova interruzione della conduttura Fiumefreddo presso Calatabiano, ha scritto una nota alla Prefettura di Messina e agli altri soggetti interessati: “Alle 8,20 di questa mattina il presidio di monitoraggio dei luoghi interessati dal cedimento e dalla riparazione della conduttura dell’acquedotto ''Fiumefreddo'', garantito dall’Amam in continuità nell’arco delle 24 ore, ha rilevato un avvallamento del terreno e una fuoriuscita d’acqua dai dreni appositamente lasciati dopo la riparazione. L’Amam ha sospeso l’immissione di acqua e ha immediatamente inviato sul luogo i dirigenti tecnici per valutare lo stato dei fatti. Allo stesso tempo si è immediatamente contattata Sicilia Acque, al fine di attivare con la massima urgenza il bypass approntato nei giorni scorsi. Le verifiche effettuate hanno riscontrato l’esistenza in atto di un nuovo movimento franoso a monte, che interessa anche la zona della condotta, la quale è risultata nuovamente danneggiata dall’evento. Al momento sussiste pericolo e ogni intervento è stato sospeso. Si conferma che l’azienda Sicilia Acque ha garantito l’invio entro le ore 12 di una squadra per il completamento dell’intervento di bypass, secondo quanto concordato nei giorni scorsi”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.50: "C'è una frana in movimento che va a finire direttamente sul tubo". L'aggiornamento ce lo fornisce il direttore generale dell'Amam, Luigi La Rosa: "Si vede chiaramente il materiale fangoso che scende continuamente e arriva sulla condotta. In questo momento non si può nemmeno intervenire né si può fare una previsione di tempi perché è difficile persino avvicinarsi. Aspettiamo che la frana si blocchi". A questo punto la soluzione più immediata per far tornare l'acqua a Messina è la fine dei lavori per il bypass con l'Alcantara a Forza d'Agrò. Tempi previsti circa tre ore, "ma i lavori inizieranno intorno a mezzogiorno – spiega La Rosa – perché si deve approntare un minimo di cantiere".
AGGIORNAMENTO ORE 10.13: Già sul posto, a Calatabiano, il responsabile della telemetria, Antonio Cardile, il direttore tecnico Giacomo D'Arrigo, il tecnico specializzato Andrea Gringeri e gli altri tecnici dell'Amam per verificare la situazione. Iniziate le operazioni.
"Sto andando sul posto, ancora non ci sono arrivato e quindi non posso dire nulla di preciso. Abbiamo sospeso l'acqua per verificare cosa sta succedendo". Sono le poche parole che il direttore generale dell'Amam, Luigi La Rosa, ci ha detto alle 9.43, in attesa di poter avere altri aggiornamenti.
La telemetria dell'Amam ha rilevato una caduta di portata sempre nello stesso punto e i tecnici stanno tornando a Calatabiano per valutare la situazione. Il maltempo degli ultimi giorni non ha, evidentemente, risparmiato la zona e in città torna l'incubo emergenza idrica. Se la situazione non fosse immediatamente risolvibile, si dovrà pensare a completare, nell'arco di tre o quattro ore, il collegamento tra le due condutture, Fiumefreddo e Alcantara, a Forza d'Agrò.
Nei giorni scorsi, nel corso delle riunioni dell'Unità di Crisi in Prefettura, l'ing. capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, aveva ribadito la necessità di ancoraggio della condotta al terreno roccioso sottostante e di consolidamento della collina mediante interventi di rinaturalizzazione, segnalate al sindaco e alla Protezione Civile regionale. Una prescrizione condivisa da tutte le parti in causa, a partire dall'Amam e dal suo direttore generale Luigi La Rosa, che aveva riferito di un pericolo ancora in corso a causa della frana e aveva sottolineato la mancanza di interventi sul territorio da parte delle istituzioni. L'Amam sta completando un progetto per ancorare la condotta alla roccia ma non si possono aspettare i lunghi tempi delle autorizzazioni.