Il futuro degli svincoli Giostra-Annunziata continua a rimanere sospeso nel vuoto esattamente come la rampa che dovrà, o se preferite dovrebbe, essere “agganciata” al viadotto Ritiro. Un “incontro” che sarà possibile solo se il Genio Civile, sulla base della relazione che verrà fornita dal dipartimento di ingegneria civile della Facoltà di Messina, darà o meno parere positivo. L’esito dipende dalle conseguenze che l’innesto del giunto potrebbe avere sulla stabilità del viadotto. Il documento a cui stanno lavorando i docenti dell’Ateneo Peloritano, si basa sui calcoli effettuati dalla Sidercem, incaricata del lavoro mediante la Convenzione sottoscritta tra Università, Comun e Anas. In attesa di risposta, però, i lavori proseguono. Lo si evince chiaramente dal comunicato inoltrato dal Cas (Consorzio autostrade siciliane), con cui si avvisano gli automobilisti che fino al prossimo 30 luglio, “il viadotto autostradale Ritiro sarà transitabile (in entrambe le direzioni di marcia) con restringimento di carreggiata per definire i lavori di costruzione degli svincoli comunali Giostra-Annunziata”. Per via degli interventi, “dovranno essere chiuse le corsie di emergenza e di marcia (in entrambe le direzioni). Pertanto sarà fruibile soltanto la corsia di sorpasso. I restringimenti saranno evidenziati da apposita segnaletica”. L’ “avviso” non va preso sottogamba. Tutti ricorderanno le code chilometriche createsi la scorsa estate sulla Messina-Palermo, per via della chiusura di una delle due corsie in conseguenza dei lavori di pavimentazione stabiliti dall’ex-commissario del Cas Gaetano Sciacca. Una pioggia di polemiche quella piovuta sugli uffici di contrada Scoppo, che non è escluso si ripeta anche questa volta, pur senza responsabilità del Consorzio. Nei mesi estivi il traffico sulla Messina-Palermo subisce una vera e propria impennata per via dei tanti cittadini che raggiungono le case di villeggiatura.