Da Messinambiente all’Ato3 il passo è stato breve per il consigliere comunale dei Progressisti democratici, Daniele Zuccarello, che dopo aver rivoltato come un calzino la società di via Dogali è passato agli uffici della società d’ambito, dove ha preteso carte e spiegazioni in merito alla gestione amministrativa nel periodo compreso tra il 1.gennaio 2007 ed il 30 settembre 2013. Aziende diverse, dunque, ma medesimo obiettivo per Zuccarello: portare alla luce verità sommerse e scomode.
Il risultato della sua indagine ispettiva all’Ato3 è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua, assente invece il sindaco Renato Accorinti, impegnato nelle riunione con i sindacati dedicata alla vicenda di Casa Serena. Seduti al tavolo della Sala Ovale c’erano anche Nicola Barabale, coordinatore del movimento dei Progressisti democratici, ed il renziano Alessandro Russo. Hanno presenziato all’incontro con i giornalisti, ma sono rimasti defilati, anche i capigruppo del centro-sinistra Paolo David (Pd), Giuseppe Santalco (Felice per Messina) ed Elvira Amata (Dr ed ex assessore all’ambiente). A conclusione della conferenza si è “materializzato” anche Nicola Cucinotta, consigliere del partito democratico e genovesiano “doc”.
Zuccarello ha illustrato alla stampa una serie di informazioni dettagliate , raccolte durante le sue “visite” agli uffici di via Cavalieri della Stella, in occasione delle quali si è fatto consegnare documenti ed atti riguardanti la pianta organica; le collaborazioni e le consulenze; gli affidamenti esterni alle cooperative. Secondo l’esponente dei Progressisti democratici, anche all’Ato3, come a Messinambiente, non mancano anomalie e sprechi. Le gestioni “incriminate”, che come detto vanno dal 2007 al settembre 2013, fanno capo a Salvatore La Macchia/ Franco Barresi, Enrico Spicuzza, Antonio Ruggeri e Michele Trimboli.
PIANTA ORGANICA. «All’Ato3 – ha spiegato Zuccarello – risultano impiegati 53 dipendenti. Nello specifico, svolgono le proprie funzioni all’interno della sede un dirigente, 1 tecnico responsabile sicurezza; 15 amministrativi/tecnici ; e un addetto pulizia. All’esterno l’Ato utilizza: 9 sorveglianti; 28 addetti alla pulizia e scerbatura all’interno delle ville comunale ( 5 a Villa dante, 5 a Villa Mazzini, e 3nella villetta di Piazza Castronovo ; 2 Galleria Vittorio Emanuele , 4 passeggiata a mare, 5 servizio scerbatura – 2 operatori per i mini cam) . IL COSTO ANNUO DEL PERSONALE E’ DI € 1.975.000,00.
CONSULENZE “D’ORO”. Zuccarello ha passato in rassegna i costi sostenuti dalla società d’ambito per le consulenze, comprese quelle “stravaganti ” per debellare la zanzara tigre…
«Una prima ambiguità – ha sottolineato – attiene ai costi totali sostenuti per i contratti di collaborazione e consulenza , che nel 2013 sono pari ad euro 59.220,00». Ma è il raffronto con il passato a suscitare perplessità del consigliere comunale, il quale nel corso della sua indagine ispettiva ha appurato che nel 2012 la cifra ammontava a € 70.600,00 ; nel 2011 ad € 126.400,00 ; nel 2010 ad € 190.600,00; nel 2009 ad € 104.944,00. Nel 2008 e nel 2007 si sono addirittura spesi rispettivamente € 385.486,00 ed € 457.772,00 .
Zuccarello ha poi segnalato altre anomalie, riscontrate esattamente nel 2009 e nel 2010 , allorquando – a fronte di un servizio di consulenza del lavoro, pari a € 12. 400,00 , e di consulenza contabile e fiscale di € 50.000,00 e nonostante la presenza di due dipendenti Ato addetti all’Ufficio contabilità , viene iscritta sul libro paga dell’Ato anche un “Assistente ufficio contabilità”, a cui è stato elargito uno stipendio di € 1.200,00 mensili.
«Nel 2007 – ha continuato Zuccarello – l’Ato ha sostenuto una spesa pari a € 96.750,00 per una “consulenza del lavoro, amministrativa e societaria” affidata ad un soggetto unico, che nel 2008 lievita a € 112.000,00 per scomparire negli anni seguenti e riapparire nel 2013 sotto due distinte voci per un totale di € 46.260,00». Nel lungo elenco non potevano mancare le consulenze legali. «Con riferimento all’ 2007 ho trovato un doppio contratto: un “ contratto di consulenza legale” e un “contratto di consulenza giuridico legale”, per un totale € 48.000,00. C’è un nome che ricorre nel corso degli anni e delle varie amministrazioni: quello dell’avvocato Marcello Scurria.
“GUERRA” ALLA ZANZARA TIGRE. La zanzara tigre è stata abbattuta a suon di consulenze e di affidamenti esterni. Nel 2007, il costo delle consulenze ammonta a 42mila di euro, di cui 8mila per la “consulenza e l’ideazione Dvd per servizio di lotta e sorveglianza “contro la zanzara tigre”. «Del Dvd non c’è traccia», ha denunciato il consigliere comunale. Nel 2008 e 2009 la spesa è si è abbassata a 18mila euro. A queste cifre, vanno però sommati i costi per l’espletamento del servizio, che è stato svolto – mediante affidamento diretto – alle cooperative. Nel 2007 si sono spesi € 182.728,00 e nel 2008 addirittura euro 193.362,29 . Nel biennio 2007 – 2009 l’Ato ha sborsato circa 454mila euro. Altra stranezza portata alla luce da Zuccarello riguarda il servizio tecnico SIT “servizio informatico territoriale” . Nel 2008 è costato 14mila euro, « ma nessuno – ha detto Zuccarello – all’Ato sa di cosa si tratti esattamente».
AFFIDAMENTI DIRETTI ALLE COOPERATIVE. Zuccarello ha elencato i costi di alcuni servizi affidati dall’Ato alle cooperative:
1) Pulizia spiagge: nel 2007 costa € 264.757,00 mentre nel 2008 € 137.957,00
2) manutenzione del Gran camposanto: nel 2007 costa € 774.686,90 e nel 2008 scende a € 180.241,70
3) servizio di scerbatura: nel 2007 costa € 417.183,70; nel 2008 € 277.109,90 e nel 2009 € 280.000,00
A proposito delle cooperative che hanno svolto servizio per conto dell’Ato3, Zuccarello ha dichiarato: «In base a chi governava, cambiavano le cooperative».
SALTI DI LIVELLO. Anche all’Ato3 come a Messinambiente si registrano carriere veloci. «Ci sono dipendenti – ha detto Zuccarello – che sono passati dal 2° AL 5° livello o dal 3° all’ 8° e in qualche caso c’è stata anche una promozione a dirigente. Oltre al caso oggetto di indagine che riguarda la dipendente Restuccia, c’è anche quello del commissario liquidatore Michele Trimboli, già direttore tecnico, entrato da impiegato, con un settimo livello, e passato nel giro di pochi anni prima all’VIII livello e poi alla qualifica di dirigente della società d’ambito. In questo caso specifico, più che guardare al passato, Zuccarello ha voluto volgere lo sguardo al futuro, cioè alla costituenda SRR, e ha sottolineato che «le progressioni di carriera avvenute dal 2007 in poi sono da verificare in quanto le stesse dovevano avvenire mediante procedure di evidenza pubblica». Secondo l’esponente dei Progressisti democratici, nella costituenda SSR il personale Ato dovrà essere assunto con il livello con cui è stato assunto nel 2007, prima della rapida escalation professionale.
BILANCIO DELL'ISPEZIONE. Nell ’ultima parte della conferenza stampa, Zuccarello ha tirato le somme dell’indagine ispettiva all’Ato3. «Negli 81 mesi esaminati – ha spiegato – si è constatato un’entrata di € 276.536.682,49 di cui € 177.557.283,27 sono le somme erogate a Messinambiente per i suoi servizi. Per il conferimento in discarica sono stati spesi € 58.779.778,03 ; il costo del personale ammonta a €13.365.000,00, pari a circa €165.000,00 mensili. Per sostenere i costi amministrativi e le consulenze, l’Ato3 ha sborsato, €26.836.637,00, pari a € 313.316,00 mensili utilizzati.
I numeri ed i dati snocciolati da Zuccarello sono stati ascoltati con grande attenzione dall’assessore Ialacqua, che a precisa domanda sulla possibilità di portare in Procura anche le carte dell’Ato3, dopo quelle di Messinambiente, ha risposto: «Certamente, aspettiamo la relazione del nostro esperto (Leonardo Termini ndr) e poi non avremo problemi a denunciare un sistema di potere che gli Ato hanno creato non solo a Messina ma in tutta la Sicilia, provocando debiti per due miliardi di euro».
Danila La Torre