É stata definita la perizia per l’esecuzione dei lavori di ricostruzione del muro dello stadio San Filippo che ammonta a 684mila euro, e che saranno eseguiti in danno dell’impresa C & C Costruzioni srl e società C.E.P.P.I. srl. Gli interventi potranno essere appaltati e quindi eseguiti non appena saranno definite le risorse finanziarie all’interno del bilancio comunale, già individuate nei residui per la realizzazione della struttura sportiva.
Il responsabile del procedimento, l’ing. Antonio Amato, ha trasmesso all’assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, l’esito della perizia, che prevede la ricostruzione della parte in elevazione del concio 2 sui pali, il ripristino dei manufatti danneggiati a seguito del crollo e la messa in sicurezza dei cinque conci esistenti, procedendo con il consolidamento degli stessi attraverso l’impiego di tiranti di ancoraggio.
Trattandosi di intervento di ricostruzione del concio 2 e di consolidamento degli altri conci, il progetto dei calcoli strutturali è stato già sottoposto al parere dell’ufficio del Genio Civile, che lo scorso 20 luglio ha dato il suo nulla osta all’esecuzione dei lavori. Al fine di ridurre i tempi di esecuzione dei lavori si procederà con l’utilizzo contemporaneo di due macchine perforatrici con caratteristiche adatte alla perforazione per la posa in opera di tratti di ancoraggio secondo le posizioni, le quote e l’inclinazione previsti. Per il concio 2 la ricostruzione della parete crollata si realizzerà con l’inghisaggio alla fondazione esistente dell’armatura dell’elevazione, risultante dai calcoli di verifica eseguiti in conformità alla normativa vigente. Contestualmente si ripristineranno le porzioni di recinzione ed i relativi manufatti in calcestruzzo, le parti dell’impianto di illuminazione dell’area di accesso allo stadio, danneggiati dal crollo del muro. Quindi si potrà anche procedere al ripristino della strada di servizio nel tratto interessato del crollo e alla posa in opera della barriera di sicurezza e della recinzione.
I lavori – come già evidenziato in una nota del Genio Civile – dovranno rendere salvi i diritti dei terzi, l’osservanza delle leggi ed i decreti ministeriali, che disciplinano le costruzioni in zone sismiche; oltre al rispetto delle norme che tengono conto delle opere in conglomerato cementizio armato normale, precompresso ed a struttura metallica, le comunicazioni tempestive dei direttori dei lavori, dell’impresa esecutrice e del collaudatore statico.
L’esecutivo, infine, ha disposto quindi il conferimento dell’incarico al geologo Sergio Dolfin per i lavori di ripristino dei muri d’argine del torrente San Filippo, danneggiati dagli eventi alluvionali.