Santi Scarcella suona e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si mette sull’attenti. Con lui anche l’ex premier Romano Prodi ed Anna Maria Furlan, segretaria nazionale della Cisl. Tutti fermi e in silenzio al suono delle note dell’inno nazionale. Il musicista santateresino, che da anni vive nella Capitale, intona Fratelli d’Italia. E’ il momento più solenne della manifestazione organizzata all’auditorium Antonianum di Roma per la presentazione del volume 'Pensiero, azione, autonomia' dedicato alla figura e all'impegno sindacale e civile di Pierre Carniti, segretario generale della Cisl dal 1979 al 1985. Il volume propone anche una biografia che lo stesso Carniti ha affidato alla stesura di Paolo Feltrin. Al fianco di Carniti, insieme alla segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan e a Raffaele Morese c’è anche Leonardo Becchetti. Carniti, con un discorso che ne ha riproposto la grande carica di lucidità e passione, ha ribadito la centralità del tema lavoro.
Al pianista santateresino è affidato l’intrattenimento: un concerto di un’ora diviso in due parti, a cavallo del dibattito. Scarcella ha suonato brani del suo repertorio di jazz siciliano: ‘Lu Ventu’ e 'Signuri fammi 'na grazia' che il presidente Mattarella ha apprezzato “sia sotto il profilo professionale, per l'attinenza della canzone al tema della giornata – spiega il musicista – che personale, considerato tra l'altro che il testo è in siciliano". Poi ha anticipato qualche brano del nuovo album. “Suonare davanti al capo dello Stato è stata un’esperienza fortissima”, rimarca Scarcella, che ha ricevuto da Mattarella i complimenti.
“Ricevere le congratulazioni del presidente della Repubblica non capita tutti i giorni – aggiunge – ed è ovvio che facciano piacere. Mi ha colpito molto il suo sorriso e la stretta di mano, forte, come solo un siciliano sa fare. L’auspicio è che i pezzi suonati all’auditorium dinanzi a Mattarella e che porto in giro per l’Italia, facciano la storia della musica siciliana”. Santino Scarcella vive a Roma dove insegna musica alle scuole medie. E si esibisce nei luoghi in cui nascono progetti culturali che fanno storia. Giovedì sera ha suonato a “L’asino che vola”, storico spazio culturale a due piani in cui si fa musica da vivo. Il giorno dopo ha sonato Ron.
Qualche settimana addietro De Gregori, giusto per fare qualche nome. Santino Scarcella porta la sua terra nel cuore. E’ orgoglioso della sua sicilianità. E i santateresini, dove è nato e cresciuto, sono orgogliosi di lui. Scarcella tornerà a Messina ad aprile al Palacultura con “Sagra jazz”, nel contesto di una serata per la sensibilizzazione sull’autismo. “E lì – annuncia – dovrebbe esserci nuovamente al mio fianco Giovanni Baglioni”. Un figlio d’arte.
Carmelo Caspanello