La Guardia di Finanza di Messina ha sequestrato circa 16000 ricci di mare. Si tratta di una quantità superiore a quella autorizzata dalla legge.
La normativa comunitaria e nazionale, infatti, permette ad un pescatore professionale la pesca al massimo di 1.000 esemplari giornalieri mediante l’uso di un’asta a specchio e di un rastrello/coppo, mentre al pescatore sportivo è consentita la pesca di 50 esemplari giornalieri in apnea.
Durante un’attività di controllo costiero, nella notte tra sabato e domenica, le fiamme gialle del Comando Provinciale hanno eseguito un appostamento lungo il litorale di Torre Faro. Intorno alle 2 i finanzieri hanno fermato un furgone sulla via Circuito e scoperto il quantitativo di ricci. Sulla vicina spiaggia i militari hanno notato delle persone intente a svestirsi delle mute.
I responsabili, A.S. 48 anni, F.M. 43 anni e F.A. di 30 anni, sono stati segnalati all’Autorità marittima.
I frutti di mare sottoposti a sequestro amministrativo erano stati pescati sulle coste calabre da alcuni palermitani, che sono stati multati per complessivi 12.000 euro.