Sono tutti giovani e la maggior parte incensurati, tra loro anche qualche rampollo della Messina-bene, i cinque presunti autori del violento pestaggio avvenuto sabato notte in un locale di via Garibaldi. La Squadra Mobile ha chiuso il cerchio sul gruppetto analizzando i filmati delle videocamere, le testimonianze della vittima – che ha riconosciuto gli aggressori, ed i presenti ed ha acquisito i tabulati telefonici di alcuni protagonisti.
Sono ora rinchiusi a Gazzi Giovanni Tavilla, 19 anni, con precedenti dello stesso tipo; avevano la fedina penale immacolata, invece, Michele Leggio (21), Alessio Doddis (20) e i diciottenni Giosuè Di Stefano e Luigi Bruno.
Nelle loro conversazioni in chat, la Polizia ha trovato alcuni commenti scioccanti. Uno di loro, ad esempio, conversando un paio di giorni dopo con un amico estraneo ai fatti, si indignava perché su Facebook circolavano commenti negativi e di condanna nei confronti dell'aggressione. E poiché a difesa della vittima si era posto anche un ragazzo straniero, addirittura uno dei due commenta: "ora facemu parrari puru i marocchini".
Il provvedimento è stato silgato dal Gip Monia De Francesco su richiesta del sostituto procuratore Alessia Giorgianni, che accusa i cinque di tentato omicidio. Adesso toccherà a loro difendersi, e chiarire i ruoli nella vicenda. In quattro sono scappati subito dopo, uno di loro è rimasto sul posto ed ha chiesto di chiamare i soccorsi. Anche lui però al momento va in carcere.
Le indagini della Squadra Mobile confermano che la rissa è scoppiata per una lunga fila al bagno del locale. La vittima, il ventinovenne, era in compagnia di altre due persone che sono intervenute in sua difesa. Alla fine il ragazzo ha avuto comunque la peggio. Foto e video, pur nel buio del locale, hanno immortalato la scena agghiacciante. Il ventinovenne è ancora in ospedale e le sue condizioni migliorano gradualmente.
Alessandra Serio