“Il clamoroso caso del presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, che colleziona più di venticinque poltrone per un reddito annuo di circa 1,3 milioni di Euro, fa arrabbiare i cittadini utenti del maggiore ente previdenziale del Paese”. E’ il pensiero di Alessandro Currò, coordinatore aziendale USB all’INPS.
“E’ palese l’indignazione dei cittadini e dei lavoratori anche pubblici, che vivono sulla loro pelle le ricette anti crisi, nei confronti dei grandi burocrati dello Stato che continuano ad accumulare cariche e compensi scandalosi”, prosegue Currò.
Giovedì quindi appuntamento dalle ore 8 davanti alla sede Inps di via Armeria per dare il via anche a Messina alla petizione popolare con la quale si chiede a Governo e Parlamento una legge che impedisca l’accumulo di incarichi per i manager pubblici e stabilisca un tetto alle retribuzioni dei manager chiamati a rivestire incarichi in società private a capitale pubblico.
“I tagli che colpiscono amministrazioni pubbliche e stato sociale – conclude Currò – non sono pagati solo dai lavoratori ma da tutti i cittadini, con minori e meno efficienti servizi pubblici. Anche per questo il rapporto tra lavoratori e cittadini deve essere sempre più saldo, per costruire una forte opposizione sociale”, conclude il dirigente USB.