Una petizione per chiedere una migliore gestione e l'incremento della raccolta differenziata a Messina. L’iniziativa è organizzata dalla Fabbrica di Nichi , che oggi pomeriggio, a partire dalle 16.30, sarà presente con un banchetto a piazza Cairoli. Di seguito il testo della petizione che sarà sottoposta ai cittadini ed inviata al sindaco Buzzanca, all’assessore all’Ambiente Amata ed all’amministratore unico di Messinambiente Di Maria. «Il tema della gestione dei rifiuti desta grande preoccupazione tra i cittadini messinesi. Le difficoltà finanziarie ed organizzative dell’azienda municipalizzata MessinAmbiente, infatti, espongono la nostra città al rischio di ritrovarsi in un'emergenza simile a quella napoletana. Inoltre i costi del conferimento dei rifiuti in sversatoi fuori dal territorio comunale non possono essere un alibi per soluzioni-scorciatoia, come l'apertura di nuove discariche in prossimità di centri densamente popolati (ad esempio il villaggio Pace) o la costruzione dei cosiddetti “termovalorizzatori”. Occorre – invece – anche a Messina, rafforzare quella strategia fondata sulla raccolta differenziata e il conseguente riuso e riciclaggio dei materiali, che è la strada più moderna per uscire dalla logica privatistica e affaristica, quando non malavitosa, che ha generato le emergenze come quella campana e, così, giungere in tempi ragionevoli ad una gestione del ciclo dei rifiuti economicamente ed ecologicamente sostenibile. Invece i risultati finora raggiunti su questo terreno nella nostra città lasciano largamente insoddisfatti. Infatti, nel rapporto pubblicato il 26 luglio del 2011 dall’Istat sugli indicatori ambientali urbani relativi al 2010, Messina risulta essere terzultima in Italia tra i capoluoghi di provincia, con una percentuale di differenziazione dei rifiuti che si ferma al 5,3 %. Pertanto, i sottoscritti cittadini messinesi chiedono all'amministrazione comunale di invertire la rotta ed attuare il massimo impegno per rafforzare la raccolta differenziata, attraverso: 1. L'introduzione immediata degli incentivi fiscali, da tempo promessi, per invogliare i cittadini a portare i materiali differenziati alle isole ecologiche: più differenzi meno paghi di TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani). 2. La realizzazione di almeno un’isola ecologica per circoscrizione. 3. L’estensione a tutto il territorio comunale del metodo, già sperimentato in alcune zone della città, della raccolta porta a porta, obiettivo finale da raggiungere per coinvolgere tutta la cittadinanza».
E' possibile firmare la petizione anche online a QUESTO INDIRIZZO