Ieri pomeriggio i lavoratori Ato3 erano a Palazzo Zanca non solo per la delibera sulla mobilità del personale, ma anche per dire a gran voce che dopo 4 mesi senza stipendio la situazione è ormai gravissima. Ialacqua assicura che la mega transazione Ato-Messinambiente si è chiusa, il pignoramento sarà revocato a brevissimo.
Quattro mesi senza stipendi, uffici paralizzati, attività praticamente ferme. Momento nero per l’Ato3 che ancora oggi sta facendo i conti con il pignoramento da 6 milioni di euro fatto da Messinambiente. Nella lunghissima guerra tra la figlie litigiose del Comune, in questa fase ad avere la peggio è stata la società di via Cavalieri della Stella. A quanto pare però iniziano a soffiare venti di riappacificazione e la situazione dovrebbe essere ormai vicinissima al lieto fine.
E’ quanto ha assicurato l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ieri sera, al termine dell’estenuante ma produttiva riunione di Giunta che ha portato all’approvazione della delibera che apre la strada della mobilità tra partecipate per dare sistemazione ai tanti lavoratori che a brevissimo giro di boa sarebbero rimasti senza occupazione (vedi articolo a parte). I lavoratori Ato3 hanno atteso fuori per diverse ore, in attesa di sapere quale sarebbe stato il loro futuro. Ma hanno deciso di presidiare Palazzo Zanca per l’intero pomeriggio anche per farsi vedere dall’amministrazione, dare un segnale, ricordare che 53 famiglie in questo momento sono senza il briciolo di un centesimo. Alla fine la guerra di Messinambiente e Ato3 si stava consumando sulla pelle dei lavoratori, adesso però le cose sembrano andare in una direzione diversa.
Da settimane si lavora sulla mega transazione che dovrebbe chiudere una volta per tutta il debito milionario tra le due partecipate. Liquidatori, assessori e avvocati in questi giorni si sono incontrati spesso per definire i termini di una transazione da oltre 45 milioni di euro che toccheranno praticamente quasi tutti a Messinambiente. Basta ricordare infatti il super contenzioso per i 29 milioni che l’Ato3 non ha riconosciuto a Messinambiente per servizi resi. Cifre record che però sono la fotografia nitida dei rapporti tra le due società, a partire soprattutto dal 2007. Il Comune pare sia riuscito a mettere tutti d’accordo e già nelle prossime ore potrebbe sbloccarsi il problema più importante per l’Ato3: gli stipendi.
Ialacqua ha spiegato che la transazione ormai si è chiusa e che di conseguenza il pignoramento viene ritirato senza creare più alcun tipo di problema sui conti Ato. A questo punto toccherà solo agli uffici comunali di sbloccare materialmente le somme in virtù di un transazione milionaria che rappresenta un vero punto di svolta nella gestione delle partecipate comunali, soprattutto tra quelle che notoriamente sono sempre state in lotta tra loro.
Ieri pomeriggio, insieme ai lavoratori, anche il liquidatore Michele Trimboli e il commissario regionale Ettore Ragusa. Anzi, l’ex commissario regionale, perché da Palermo sono giunte comunicazioni che hanno cambiato un po’ l’assetto generale. Ragusa, dopo circa 6 mesi di attività, lascia Messina per dedicarsi solo all’Ato4, il Dipartimento Acque e Rifiuti diretto da Marco Lupo ha stabilito che Ragusa dovrà occuparsi dei comuni ionici, in città è invece giunto Matteo Scillufo che fino a due giorni fa era all’Ato1 di Palermo. Il nuovo commissario regionale, che dovrà proseguire il lavoro iniziato da Ragusa sul fronte della costituzione dell’Aro e della Srr, si è già insediato e messo all’opera per capire da quale punto bisogna ripartire.
Quel che però in questo momento è urgente capire per i 53 dipendenti Ato3 è quando arriveranno gli stipendi. Per l’assessore Ialacqua è questione di qualche giorno, chiusa la transazione milionaria , che dovrà passare in Giunta e poi in Consiglio, la strada dovrebbe essere in discesa.
Francesca Stornante