Antonio Ruggeri non solo rientrerà in servizio a Palazzo Zanca (VEDI CORRELATO), ma andrà a collaborare gomito a gomito con il sindaco Renato Accorinti. Questo almeno prevede la determina n.074 firmata dal dirigente allo Staff di gabinetto Giovanni Bruno e “controfirmata” dall’Istruttore Giovanni Trovatello e dal Capo di gabinetto Silvana Mondello, persona fidatissima di Accorinti.
Il provvedimento in questione, emanato il 18 dicembre, cioè lo stesso giorno in cui De Francesco ha revocato la sospensione dal servizio per Ruggeri (vedi correlato), ha per oggetto: “Organigramma interno. Riorganizzazione dei Servizi dell’Ufficio di Gabinetto”. E tra le dodici unità che gestiranno le attività di supporto alle funzioni del sindaco Accorinti ci sarà anche l’ex fedelissimo di Buzzanca, già capo di gabinetto, amministratore delegato e poi commissario dell’Ato3, direttore del Polo Catastale e Responsabile dell'ufficio del Soggetto Attuatore per l’Opcm sull’alluvione.
Secondo quanto riferiscono alcuni “addetti ai lavori” vicini ad Accorinti, il ritorno di Ruggeri all’Ufficio di Gabinetto sarebbe solo un fatto tecnico e provvisorio: la revoca della sospensione dal servizio ha reso necessario il reintegro nello stesso ufficio in cui Ruggeri era collocato prima che a suo carico venisse avviato il procedimento disciplinare. I ben infornati dicono che, una volta rientrato in servizio, ci resterà solo per pochissimo tempo e poi sarà trasferito altrove. Anche se dovesse andare così, farà comunque impressione vedere Ruggeri sedere in una delle stanze che sorgono accanto a quella del sindaco “rivoluzionario” che vuole cambiare Messina dal basso. Fosse anche solo per poche ore. E, in ogni, caso viene da chiedersi perché tanta fretta nel varare il provvedimento sulla riorganizzazione dell’Ufficio di Gabinetto.
Si definisce addirittura «sconcertata», la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocè .
« Di fronte ad atti amministrativi di questa natura – scrive in un comunicato- non ci rimane che sperare che Babbo Natale regali in dono a questa Amministrazione comunale una torcia che consenta di fare luce su una vicenda quanto mai singolare».
«Siamo convinti – conclude la Croce’ – che né il Sindaco né il Segretario Generale siano a conoscenza delle due determine. Al riguardo attendiamo fiduciosi la decisione del Sindaco».
La segretaria della Fp Cgil ritiene, quindi, che i due provvedimenti (la revoca della sospensione e il reintegro all’Ufficio di Gabinetto) siano stati fatti “ad insaputa” di Accorinti e Le Donne. A nostro avviso, questo non solo non sarebbe una giustificazione ma addirittura un’aggravante, visto che sull’atto esitato da Bruno c’è anche, come abbiamo detto, la firma della Mondello, braccio destro , e pure sinistro, del sindaco Accorinti. Adesso, al primo cittadino l’arduo compito di sbrogliare la matassa. Che rischia di trasformarsi in un boomerang.(Danila La Torre)