L’incontro ha messo a fuoco come la maggiore attenzione alle tematiche paesaggistiche porti alla necessità di un superamento dell'attuale condizione normativa
TAORMINA – Palazzo dei Duchi di Santo Stefano ha ospitato il convegno della Sezione Sicilia Aiapp “Piani del paesaggio comunale e urbano, Ppcu. Consapevolezza e obbligatorietà di una scelta pianificatoria”.
L’incontro ha messo a fuoco come la maggiore attenzione alle tematiche paesaggistiche, incalzate dai sempre più frequenti disastri causati dai cambiamenti climatici, ma anche conseguenti ad una trasformazione antropica spesso non coerente col contesto territoriale e gestita senza il supporto di professionalità specifiche, porti alla necessità di un superamento dell’attuale condizione normativa e alla proposta di obbligatorietà di piani comunali per il paesaggio che affrontino tutto il territorio comunale nei suoi aspetti naturale, rurale, periurbano e urbano.
Le relazioni hanno esaminato gli aspetti e le problematiche peculiari alle varie scale del paesaggio comunale: desertificazione, idrologia urbana e territoriale, cambiamenti climatici, green infrastructure, urban forest, qualita urbana.
Nella prima relazione Anna Luise, corrispondente tecnico-scientifico per United nation convention to combat desertification, ha evidenziato la gravità della desertificazione con la perdita di produttività del suolo, che in mancanza di interventi di afforestazione o di gestione naturale delle acque, pone sempre più a rischio i nostri territori. Gioia Gibelli, presidente Siep, Societa’ italiana di ecologia del paesaggio, ha evidenziato come, in assenza di piani centrati sui valori ecosistemici del paesaggio, la frammentazione dei territori dovuta a fattori antropici toglie valore a paesaggi agrari fondamentali, illustrando soluzioni nature based di progetti per la valorizzazione dell’ecosistema.
L’ architetto Jaime Diaz Morlan dello studio Atalaya di Zaragoza, ha presentato il proprio progetto per il Piano dell’lnfrastruttura verde di Zaragoza, premio internazionale Eugic 2017. Il piano, partendo dalle caretteristiche specifiche dei tipi di paesaggio locale, ne rinforza la struttura e stabilisce indicazioni per lo sviluppo. L’architetto Carmela Canzonieri, ha illustrato esempi internazionali che già seguono una pianificazione parallela in cui i piani regolatori devono adeguarsi a piani centrati sugli indispensabili elementi del paesaggio, come il piano del paesaggio di Dresda fondato sulla strategia della citta’ compatta nella rete ecologica, o piani come il Copenhagen urban flood plan, che progettano in dettaglio l’idrologia urbana.
Alla luce degli esempi osservati ha poi proposto un superamento dell’attuale condizione normativa con l’attuazione di un Piano del paesaggio comunale e urbano, che trova le sue radici in criteri scientifici di visione ecosistemica, e che persegua la progettazione attiva del paesaggio e la compatibilità delle trasformazioni territoriali ed urbane con i valori identitari, storici e culturali del territorio.
La tavola rotonda moderata dalla dottoressa Roberta Andaloro, ha riunito delegati di Assessorati regionali, dirigenti degli enti locali, dell’Anci, degli ordini degli Agronomi e degli Architetti, rappresentanti di associazioni Aipin e Aiapp. La tavola rotonda ha aperto il dibattito su quella che può essere la “road map” per la futura attuazione di questi principi. I partecipanti hanno ribadito che è necessaria interdisciplinarità e collaborazione tra competenze e responsabilità tra il mondo scientifico e il mondo amministrativo per la programmazione ormai necessaria e urgente di questo tipo di piani.
La sezione Sicilia Aiapp, unendosi alle richieste dei partecipanti, e al fine di affrontare aspetti specificamente locali per l’attuazione di questi piani in Sicilia, ha deciso di programmare ulteriori incontri nelle principali città siciliane.