E’ trascorsa appena una settimana dall’entrata in vigore dei nuovi orari di bus e tram e le prime conseguenze si sono già fatte sentire. Soprattutto dai villaggi, i più penalizzati dalle riduzioni previste nel piano scattato dallo scorso 16 agosto, sono stati lamentati disagi e disservizi. Ai tagli delle corse che erano stati previsti in questo piano estivo si sono aggiunte le corse saltate per la mancanza di personale. L’azienda dal 16 agosto si è ritrovata con i 44 autisti interinali in meno e con la naturale contrazione di personale per le ferie. E così l’Atm correrà ai ripari, rimodulando questi orari estivi per cercare di andare incontro alle esigenze dei cittadini.
Lo assicura il presidente dell’azienda di via La Farina Pippo Campagna che ha già convocato i sindacati per oggi pomeriggio: una riunione per rimettere al centro della discussione questo piano estivo che ha tagliato circa il 30% delle corse a cui l’utenza evidentemente si era abituata.
Nonostante le soppressioni e gli straordinari che in questi giorni hanno continuato a fioccare per garantire i servizi a fronte della carenza di autisti, il piano estivo dev’essere rimodulato. L’intenzione è quella di allargare la fascia oraria di presenza dei bus la mattina presto e la sera, riducendo invece le corse nelle fasce del cosiddetto “periodo di morbida”, cioè per esempio tra le 9.30 e le 12. Quindi si cercherà di non far mancare i bus nei villaggi al mattino presto, negli orari di rientro a metà giornata e la sera.
Intanto però ai tagli programmati si continuano ad aggiungere i disservizi che quotidianamente si stanno registrando soprattutto per la mancanza di personale autista. A dirlo sono i report quotidiani dei rientri dei mezzi che ogni giorno, in questa ultima settimana, hanno registrato il rientro o la soppressione di decine di corse prevalentemente perché mancavano gli autisti. Un problema delicato e che rischia di creare ancora più problemi da settembre, quando riapriranno le scuole e l’Atm dovrà cercare di garantire servizi che coprano le esigenze di pendolari, lavoratori e studenti.
Per questo sempre oggi il presidente Campagna è impegnato in una riunione con il vicesindaco e assessore alla Mobilità Salvatore Mondello e con i funzionari di Palazzo Zanca per vagliare le ipotesi e le strategie su cui basare il piano di esercizio invernale che dovrebbe entrare in vigore dal 15 settembre. Il presidente dell’Atm vuole concordare quale sia la linea dettata dall’amministrazione De Luca e costruire un piano che inevitabilmente tenga conto del problema autisti, almeno fino a quando non si troverà una soluzione definitiva e risolutiva, e delle esigenze di razionalizzazione che questa nuova Atm intende portare avanti.
L’obiettivo è sempre quello di riuscire ad arrivare ai famosi collegamenti a pettine che evitano la sovrapposizione di linee e mezzi sugli stessi tragitti. Per questa ragione si inizierà a valutare di rendere i capolinea del tram di Gazzi e Annunziata come capolinea anche dei bus che arrivano dalla zone sud e nord per poi far muovere la gente in tram per raggiungere il centro. Ma sono tutte idee che dovranno tenere conto del fabbisogno reale di servizi e del personale autista che l’azienda potrà impiegare, anche sulla base degli atti di interpello interni emanati per capire se ci sono dipendenti che vogliono diventare autisti.
Intanto oggi pomeriggio ci sarà il primo monitoraggio insieme ai sindacati per le prime modifiche sul piano estivo.
Francesca Stornante