Si affidano al sarcasmo le consigliere Antonella Russo e Simona Contestabile per replicare al comunicato del vice-sindaco ed assessore al Bilancio, Guido Signorino (vedi articolo a parte).
Oggetto del a botta e risposta a distanza e a mezzo stampa- che speriamo finisca qui – la norma introdotta dal decreto sblocca Italia che consente ai Comuni di utilizzare le somme del Fondo di rotazione nazionale anche per ripianare i debiti fuori bilancio.
Rispondendo alle stoccate lanciate in conferenza stampa dalle due consigliere del Pd (vedi correlato) , che avevano accusato l’amministrazione di non avere approfondito le novità introdotte dal decreto 133, Signorino non aveva tardato a fare arrivare la sua risposta , non solo respingendo al mittente l’accusa di ignorare i nuovi dettami normativi ma addirittura sottolineando che l’art.43 del decreto sblocca-Italia è «una misura .. introdotta nell’ordinamento su impulso dell’Amministrazione Accorinti».
«Prendiamo atto con compiacimento della novella attività legislativa del vicesindaco; questo è certamente un valore aggiunto per la città», scrivono in un comunicato Russo e Contestabile, le quali non mancano di evidenziare che «lo stesso assessore, che ha impiegato per la sua attività di rimodulazione del piano di riequilibrio ben 14 mesi, si è attivato, dopo 8 giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del decreto Sblocca-Italia, e solo dopo la presentazione della nostra delibera integrativa del piano, per attribuirsi la paternità' di una norma che tutti gli addetti ai lavori pare sappiano sia stata sollecitata dal Sindaco di Napoli».
Le due consigliere del partito democratico aggiungono che «lo sblocca Italia, infatti, prevede anche un importante programma di risanamento dell'Area di Bagnoli, fortemente voluto dal Premier. Ma questo sarà un caso – affermano – significa che anche una città come Napoli beneficierà dell'impulso normativo della nostra Amministrazione»
E ancora sarcasticamente scrivono: «Dell'attività preparatoria alla pubblicazione del decreto legge, dei numerosi viaggi a Roma per suggerire al governo nazionale una misura che è stata introdotta nell’ordinamento su impulso dell’Amministrazione Accorinti, "e che completa l’insieme di interventi che, su indicazione della nostra Giunta, ha modificato la normativa relativa al cosiddetto predissesto", noi consigliere cittadine non sapevamo nulla. Cogliamo quindi con grande entusiasmo il peso politico e istituzionale che l'attuale giunta può vantare sul governo nazionale».
Russo e Contestabile affondano poi il coltello nella piaga: « Al docente universitario prestato alla politica, però, chiediamo: Come mai afferma che "occorrono ulteriori chiarimenti"? Chi dovrebbe mai fornirli questi chiarimenti se lui è il padre, l'ispiratore ed il riferimento nazionale del Premier Renzi per i problemi di finanza locale? Noi, modeste consigliere comunali, con umiltà, ci siamo solo limitate a segnalare un fatto molto positivo per la nostra Città»
Le due esponenti del Civico Consesso ricordano al vice-sindaco che «la proposta di delibera e' pronta. L'abbiamo immediatamente predisposta, vista l'estrema urgenza di inviarla alla commissione ministeriale dove già giace il nostro piano di riequilibrio».
E a conclusione del comunicato arriva l’affondo: «Mentre l'amministrazione in città affronta "gli aspetti operativi ancora da chiarire…." nonostante sia l'artefice dell'art. 43 del decreto legge 133/2014. Lo "Sblocca Italia" "targato Signorino", con la delibera presentata dalle scriventi, può continuare il suo corso. Se non è questo collaborare per il bene della città….».
DLT