“Gli interventi inerenti alla mobilità urbana devono essere puntualmente contenuti nel Pum, il Piano urbano della mobilità, la cui approvazione è rimessa al Consiglio comunale”. L’ex assessore allo sviluppo economico Gianfranco Scoglio interviene in merito alla decisione della giunta Accorinti di istituire un’isola pedonale permanente intorno a piazza Cairoli
“Mi preme segnalare – scrive Scoglio – come il Pum comunale non preveda né l’ istituzione di un isola pedonale nel nostro centro commerciale né tantomeno la chiusura di arterie viarie fondamentali per la fluidificazione dei flussi di traffico”.
Il Codice della strada per gli interventi di breve periodo definisce poi il Put, Piano Urbano del Traffico, quale strumento per il miglioramento della circolazione stradale nell’ area urbana, dei pedoni e mezzi pubblici e dei veicoli privati nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi invariate ed ha efficacia biennale.
“Pur a voler considerare gli interventi descritti dagli amministratori comunali quali rientranti nell’ambito di un nuovo Put – prosegue Scoglio – non può che rilevarsi come gli stessi debbano essere programmati dall’amministrazione ed approvati dal Consiglio Comunale”.
Secondo l’assessore della giunta precedente, “la contestuale chiusura al transito di piazza Cairoli, viale San Martino e via dei Mille, il divieto di svolta da via Tommaso Cannizzaro sulla via Cesare Battisti lato mare e l’appesantimento del carico viabilistico della via Centonze, se attuate causeranno la completa e definitiva congestione del traffico cittadino creando interminabili file nell’accesso al centro per le autovetture provenienti dai settori esterni all’area urbana, vista oltretutto la presenza nel sito di tutti gli uffici pubblici”.
Queste le motivazioni che hanno spinto la giunta Buzzanca a varare l’isola pedonale in centro solo in via dei Mille e solo nel periodo natalizio, mentre l’isola pedonale permanente è stata realizzata nel perimetro di piazza Duomo. “Gli interventi previsti dal Pum hanno consentito al Comune di essere ammesso ad ingenti finanziamenti per la dotazione di infrastrutture tecnologiche (sistema video sorveglianza) ed infrastrutturali dirette a valorizzare l’isola pedonale di piazza Duomo allargandone il perimetro fino a ricomprendere le aree perimetrali del Teatro Vittorio Emanuele e le piazzette tematiche di via Garibaldi. Purtroppo per la realizzazione degli interventi finanziati, il Comune deve ancora espletare le relative gare di appalto”.
Scoglio si dice sorpreso del fatto che “l’attuale amministrazione, senza interessare il Consiglio comunale, in contrasto con lo stesso Pum e con gli interventi infrastrutturali finanziati, senza alcuno studio a supporto delle modifiche del vigente strumento, o quantomeno senza redigere il Piano Urbano del Traffico, intenda oggi introdurre così significative variazioni che penalizzeranno il sistema di mobilità cittadino. Né va sottaciuto che la mancata privatizzazione e liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico, la quasi totale assenza di parcheggi privati all’interno del centro, e la presenza di attività commerciali e di uffici pubblici, rendono improponibile l’attuazione di scelte strategiche quali la zona a traffico limitato, che costituisce presupposto e corollario per ogni forma di pedonalizzazione”.
“Va infine rilevato – conclude Scoglio – che tali importanti variazioni necessitano di un preventivo confronto con i cittadini e con le forze sociali attraverso quei Laboratori Urbani che, attraverso l’ufficio Urban Lab, sono lo strumento della democrazia partecipata e metodo condiviso dal Piano strategico Messina 2020 approvato dal Consiglio Comunale”.