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Piazza del Popolo e Cairoli, il salto di qualità c’è. Ora serve anche altrove

Se si potesse fare meglio, come dicono alcuni, rientra nel campo delle opinioni. Ma c’è un dato di fatto incontestabile: piazza del Popolo (o piazza Lo Sardo) è molto più bella adesso di prima. C’erano strisce di asfalto, anche sconnesse, ora c’è una pavimentazione unica e una vera e propria piazza. Servirebbero più arredi ma sono in programma.

Situazione simile sul lato monte di piazza Cairoli. I lavori durano troppo, ora il nuovo termine è fissato a fine settembre, ma i primi tratti aperti mostrano il salto di qualità: anche qui da asfalto a piazza.

E visto che sono progetti vincenti, sarebbe bene replicarli in altre piazze cittadine che di piazza hanno solo il nome, ridotte a incroci stradali con spartitraffico.

Castronovo, Juvara e Antonello

Castronovo, Juvara e Antonello sono tre illustri messinesi a cui sono dedicate tre importanti piazze… non pedonali ma stradali. Dall’alto è possibile apprezzarne la bellezza, dal basso non si capisce neppure che siano piazze.

Pavimentarle e renderle pedonali al centro significherebbe dare alla città nuovi spazi vivibili, senza fare grossi danni alla viabilità. Si tratterebbe solo di percorrere le rotatorie naturali invece che passare dritto, una perdita di tempo nell’ordine massimo di pochi secondi, compensata dall’eliminazione delle attese ai semafori, con conseguente riduzione di inquinamento.

A piazza Castronovo serve un progetto per creare un unico piano di calpestio tra le aiuole spartitraffico e la parte centrale della piazza, da arredare con panchine e fioriere in modo tale da renderla un luogo di ritrovo.

500 metri più a sud, un discorso simile. Molti messinesi non sanno neanche che si chiami piazza Filippo Juvara, perché in realtà una piazza non è, quella all’incrocio tra via Garibaldi e via Fata Morgana. Quattro piccole aiuole spartitraffico agli angoli e nessuno spazio per i pedoni. Anche in questo caso, con un progetto adeguato, sarebbe possibile creare una vera piazza centrale e aumentare gli spazi pedonali, senza creare grandi disagi al traffico. Il percorso automobilistico sarebbe allungato in senso rotatorio ma il poco tempo perso verrebbe compensato dall’eliminazione dei semafori, non più necessari. Facile risolvere il problema del passaggio della Vara: basterebbe che la nuova piazza restasse a pari livello col piano stradale, in modo da aprirla al transito solo il 15 agosto per la processione.

Si conosce bene, invece, piazza Antonello, ma anche in questo caso di vera piazza c’è ben poco. Le solite aiuole spartitraffico, poi, in due lati su quattro, dissuasori di transito, asfalto e parcheggi per motorini. Aree da riutilizzare per il transito rotatorio e via i semafori, con una vera nuova piazza al centro.

Accanto a piazza del Popolo, poi, c’è largo Seggiola, da qualche anno davvero largo ma ancora con l’asfalto e senza arredi. Si ripropone il problema di sempre: giusto e bello aumentare gli spazi pedonali ma senza accorgimenti si rischia un flop. Anche qui una nuova pavimentazione sarebbe utile per dare bellezza e nuovi spazi fruibili per i cittadini.