Botte, calci, pugni e schiaffi. Tutti i giorni, spesso, fino a quando lei, appena 17enne, è finita in ospedale coperta di lividi, massacrata di botte. Era il 2015 ed è stato il ricovero della vittima a far venire alla luce il caso arrivato a sentenza con la condanna a 2 anni e 2 mesi di un diciannovenne messinese.
Il ragazzo è stato condannato dal giudice monocratico Misale per maltrattamenti e lesioni dolose aggravate. L’uomo dovrà inoltre risarcire la ex convivente, assistita dagli avvocati Filippo Mangiapane e Caterina Cavallaro.
Il giudice è andato oltre la richiesta dell’Accusa, il PM aveva infatti sollecitato la condanna ad un anno. Il diciannovenne è stato difeso dall’avvocato Maria Falbo.
La convivenza per la ragazza si era trasformata in un vero e proprio inferno fatto di insulti, morsi, schiaffi e pugni. Poi, quel giorno di febbraio 2015, giù botte fino a che lei, sanguinante e semi svenuta, è andata in ospedale. Qui è scattata la segnalazione sulle violenze, i segni sul corpo della giovanissima erano chiari. E finalmente tra i due la relazione è arrivata al capolinea.