Al convegno “ Il Sud e la crescente marginalizzazione”, organizzato dal Lions club Colapesce di Messina nel salone delle bandiere, un ospite di prestigio. Pino Aprile ha stupito la platea con un intervento coinvolgente e circostanziato partendo dalla storia dell’Unità d’Italia per arrivare ad oggi. Con ardore ha ribadito le tesi sostenute nei suoi celebri libri da “Terroni” a seguire, la nostra nazione nasce a tavolino dall’esigenza del regno sabaudo ridotto in bancarotta di annettersi il florido regno borbonico.
Una conquista da parte dei Savoia che inizia senza rispettare il sacrosanto dovere della dichiarazione di guerra verso il Sud, che prima dell’arrivo dei garibaldini vantava un prodotto interno lordo uguale a quello del Nord e un maggiore potere d’acquisto. La questione meridionale è figlia dell’Unità d’Italia, è insensato attribuirla alle colpe degli abitanti quando le cause dipendono esclusivamente da aspetti economici. Se la Lombardia da sola gode di una circolazione di treni che è maggiore rispetto alle sette regioni del Sud, è perché lo stato centrale ha investito risorse, operazione scientificamente pianificata dal primo sbandieramento del dardo tricolore e mai interrotta.
Il divario economico nel 2020, tra regioni che crescono ed altre inchiodate è tragico come quello del dopoguerra, la causa una sola : la disparità delle risorse distribuite che hanno determinato la carenza infrastrutturale, Matera senza linea ferroviaria e il Nord con l’alta velocità. L’invito accorato dello scrittore è quello di guardare verso i nostri territori con lo sguardo dei forestieri in modo da renderci conto della nostra forza e della nostra grandezza.
In privato concedendoci un’intervista, risponde alla domanda sul movimento ET 24 agosto da lui fondato sei mesi fa.
“ Chiediamo a gran voce l’equità territoriale. I popoli del Sud devono avere le stesse possibilità di quelli del Nord, devono ricevere le stesse risorse e il rispetto dei diritti per qualità e quantità . Noi saremo contrari al Tav fino a quando saremo trattati da colonie. Il nostro movimento registra entusiasmo i tutte le regioni italiane, i circoli sorgono copiosi non solo da Roma in giù , ma anche nelle regioni settentrionali inclusa la Lombardia. La nostra idea è un Sud alla pari, con la consapevolezza della propria indiscussa magnificenza, una rinascita recuperando la nostra idea di bellezza e comunione. Intendiamo così far parte della Repubblica, da pari a pari, in nessun altro modo.”
Il Movimento di Pino Aprile capillarmente radicato in Sicilia, organizzerà le strategie politiche durante un congresso in primavera ad Enna o a Palermo, il banco di prova per la schiera di ET24 agosto , potrebbe essere imminente nella corsa alle elezioni regionali in Puglia.
Marina Romeo