servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Il futuro del villaggio di Bisconte è scritto nel progetto Pinqua. Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare ha destinato a Messina 150 milioni di euro per la riqualificazione di diverse aree di risanamento. Fra queste c’è l’ex baraccopoli di Bisconte. Dove prima c’erano baracche appunto oggi c’è un’immensa area di niente. Vegetazione incolta e distese di rifiuti germogliano da più di un decennio. E proprio da qui partirà il progetto pilota. Poi toccherà anche a Fondo Fucile, Annunziata, Camaro e Rione Taormina.
Ecco, nel dettaglio, come sarà strutturato l’intervento di edilizia residenziale a Bisconte. Intanto le nuove palazzine saranno sei, tre più basse destinate ai servizi e altre tre di 8 piani in cui verranno realizzate abitazioni. In questo complesso edilizio potranno risiedere fino a 700 persone.
L’area oggetto di intervento è ricompresa nel Piano di Risanamento del Comune di Messina, precisamente nell’Ambito C (Bisconte Camaro). Le nuove costruzioni sorgeranno nella vallata del torrente Bisconte-Catarratti, in un contesto suburbano caratterizzato da edilizia popolare sia spontanea che convenzionata. Proprio di fronte all’area destinata al progetto Pinqua, infatti, sorgono altre case popolari che contengono al loro interno gli alloggi di transito del Comune di Messina.
L’area a forma di arco si sviluppa lungo il torrente Catarratti. Il progetto Pinqua riguarda la rifunzionalizzazione dell’area già sbaraccata da anni per la realizzazione del lotto residenziale unito alla dotazione di servizi di quartiere. Ma non solo: il progetto prevede anche la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee a famiglie in emergenza abitativa.
Il progetto prevede l’inserimento di 6 blocchi abitativi appaiati in 3 corpi di fabbrica orientati verso Nord, che rappresentano i blocchi delle residenze. Scendendo verso il mare, inoltre, sorgerà anche una zona a verde e impianti sportivi, come un campo da pallavolo e 2 da bocce. Le aree dedicate allo sport e al tempo libero si interpongono ai 3 blocchi destinati ai servizi. In queste tre costruzioni di altezze degradanti, sempre posizionate ad arco, saranno costruiti un asilo nido e un centro sociale diurno.
Poi ci sarà una zona destinata ai parcheggi che costeggerà una zona bianca adibita ad attrezzature religiose. Infatti il progetto prevede la realizzazione di strade per la mobilità carrabile, preservando l’intera pedonabilità nella parte centrale destinata alle aree a verde e ai servizi.
L’intervento consentirà di ottenere 102 unità abitative di 3 metrature diverse, più 9 appartamenti “volano”. Si tratta di alloggi provvisori in attesa di definitiva assegnazione, destinati alle famiglie provenienti da aree sbaraccate o in fase di sbaraccamento, nelle more dell’assegnazione di un alloggio popolare definitivo.
Dal primo piano in su saranno edificati 96 appartamenti di varie misure, mentre i 6 al piano terra saranno di 90 mq circa e verranno assegnati a famiglie con persone con disabilità. In totale nelle nuove costruzioni potranno risiedere 696 persone.
L’asilo nido troverà posto al piano terra del corpo 1. Sono previste 3 sezioni per un totale di 25 posti, fra bambini piccoli, medi e grandi. Il nido è indipendente dal resto dei corpi destinati a servizi e avrà due accessi. Poi ci sarà il centro diurno di assistenza, di incontro e di ospitalità residenziale temporanea per famiglie. Occuperà tutti e tre i piani del corpo 2 ed il primo piano del corpo 1. Il centro è pensato per fornire servizi di assistenza e favorire l’incontro intergenerazionale ed interculturale.
Oltre ai servizi generali di segretariato e di cura alla persona, e agli ambienti di uso collettivo posizionati al piano terra, il centro consentirà sia l’ospitalità residenziale temporanea, per pernottamenti limitati nel tempo per singoli, che l’accoglienza transitoria per nuclei familiari in situazioni di disagio di ordine psicologico, sociale e morale. Famiglie in attesa di reinserimento nel contesto di provenienza.