Il sindaco di Messina Basile annuncia la riduzione del 50 per cento rispetto a quanto previsto. "E ora al lavoro per migliorare la viabilità della zona"
MESSINA – Il progetto Pinqua all’Annunziata. Annuncia il sindaco Federico Basile: “Realizzeremo circa il 50% di quanto inizialmente previsto e uno spazio verde utilizzando altre risorse, diverse dai fondi Pinqua. Siamo inoltre già al lavoro per migliorare la viabilità generale della zona”. Il parco urbano e un palazzo con 21 appartamenti, e non più 39, sono la soluzione per evitare un eccessivo ricorso al mattone in una città e in una zona dove si è già costruito tanto. Troppo.
Della rimodulazione del progetto del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare si è parlato in un confronto del primo cittadino con il coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Barbera, il vicecoordinatore, Giuseppe Santalco, la consigliera comunale degli azzurri, Cettina Buonocore; il presidente della Quinta Municipalità Raffaele Verso e Emanuele Maurotto. Quest’ultimo in rappresentanza del gruppo di cittadini che hanno portato avanti la petizione popolare con la raccolta di quasi 400 firme. Petizione contro la costruzione di due edifici all’Annunziata. Un’iniziativa sostenuta dal presidente Verso.
Scongiurato il rischio “casermoni”
Ha rimarcato Basile: “Abbiamo chiarito alcuni aspetti importanti del progetto Pinqua all’Annunziata e rassicurato tutti sul fatto che le richieste avanzate dai cittadini erano state già accolte dall’amministrazione, che aveva predisposto una rimodulazione del progetto”.
Erano presenti a Palazzo Zanca anche il vicesindaco Salvatore Mondello e il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio. Il tema è lo stesso che investe Bisconte, i fondi Pinqua e il risanamento: la necessità di ridimensionare i temuti “casermoni” a favore di una vera rigenerazione urbana.

Il problema viabilità all’Annunziata e il progetto esecutivo per una nuova strada
Soddisfatti gli esponenti politici che, da mesi, “hanno posto l’attenzione sulle problematiche di edilizia pubblica residenziale, animando sempre un dibattito costruttivo e in chiave di rifunzionalizzazione moderna. Il tutto per evitare, così, quanto accaduto spesso, e non solo a Messina, di dare vita all’ennesima area dormitorio“. Così in una nota Forza Italia. I forzisti si dichiarano “molto contenti che l’amministrazione abbia rimodulato il progetto sulla base delle indicazioni poste da numerosi cittadini e che sia si trovata una visione comune per andare avanti. Tutti i presenti all’incontro hanno evidenziato le criticità di viabilità di tutta l’Annunziata, inviando l’amministrazione ad accelerare il progetto esecutivo per una nuova strada che si colleghi direttamente alla zona del Papardo e della Panoramica”.
Nel frattempo, sono stati consegnati al Consorzio Integra i lavori per la demolizione dell’ex caserma “Nervesa”. Un’opera chiave all’interno del progetto pilota Pinqua, inserito nel Piano Città di Messina. L’area, situata nei pressi di Bisconte e dismessa da anni (11.830 mq), sarà completamente trasformata. “Sorgeranno 50 nuovi alloggi, dando nuovo impulso al nostro territorio”, ha annunciato il sindaco.
I lavori avviati a Bisconte e la scadenza del Pnrr
E, dal 31 marzo, si è partiti per la costruzione di 100 nuovi alloggi a Bisconte, sempre nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Il tutto con la spada di Damocle della scadenza del Pnrr, Piano nazionale per la ripresa e resilienza, nel marzo 2026. “Ci saranno spazi verdi, non solo case, e sono fiducioso: non perderemo i fondi”, rassicura Basile.
In ogni caso, il risanamento rimane un tema centrale a Messina in prospettiva futura.

Perché non rimodulare anche Bisconte. Non facciamo altri casermoni ma palazzi più piccoli.
All’annunziata quartiere nobile ci ripensiamo. A bisconte quartiere popolare casermoni