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Piscina Campagna, ancora ritardi. Finocchiaro: “Tutto in regola. L’apertura? Spetta alla Fin”

MESSINA – A circa una settimana dal sopralluogo, con gli assessori Finocchiaro e Caminiti e il presidente della Fin (Federazione italiana nuoto) Sicilia Sergio Parisi, la situazione resta ancora in stallo anche se proprio ieri qualcosa sembra essersi mosso e le attività potrebbero ripartire già a metà della prossima settimana.

Nei giorni scorsi anche la Commissione della III Municipalità è stata convocata proprio davanti all’impianto, a sottolineare come la piscina fosse ancora chiusa, da giugno. Adesso però sembra essere tutto in dirittura d’arrivo con la riapertura nuovamente ipotizzata imminente, ma non ancora confermata ufficialmente.

L’assessore Massimo Finocchiaro ha infatti dichiarato che le analisi, per cui era stato preso ulteriore tempo, sono andate a buon fine. “Noi come amministrazione siamo in regola – specifica l’assessore allo Sport – abbiamo scritto alla Fin e aspettiamo che ci comunichino la data di apertura. L’analisi dell’acqua è conforme alle normative vigenti. Attendiamo notizie dalla Fin in quanto sono loro i gestori”. Il Comune di Messina quindi ha svolto il suo compito garantendo l’idoneità dell’impianto e delle acque, tiene a precisare l’assessore.

Prossima settimana la riapertura ma non c’è l’ufficialità

Si attende adesso solo la comunicazione della data di riapertura della federazione. I vertici del comitato regionale restano ancora in silenzio su questo aspetto, ma se davvero tutto fosse a posto come garantisce l’amministrazione la riapertura potrebbe già avvenire ad inizio settimana prossima. L’impianto di viale San Martino chiuso in estate era inizialmente previsto riaprisse a settembre, data posticipata poi ai primi di ottobre e mancata a sua volta.

A fine ottobre, durante la conferenza stampa sugli impianti sportivi cittadini, si dava come certa entro qualche giorno la riapertura. Le analisi sembrano dare adesso il via libera alla riapertura a metà novembre, ma permane fino al momento attuale il silenzio della Fin sulla questione. Da quanto trapelato l’acqua dell’impianto era inizialmente risultata con un grado di salinità che faceva sospettare la presenza di un batterio. Per cui si è provveduto alla sanificazione, bonifica e alle analisi.