Politica

“Più acqua per Messina e altri Comuni dal pozzo Bufardo Torrerossa”

MESSINA – La distribuzione idrica può e deve cambiare e ora serve un tavolo tecnico. Questa la linea emersa dall’incontro oggi pomeriggio in prefettura tra sindaco, prefetta e cabina di regia regionale per l’emergenza idrica , con i dirigenti dei vari Dipartimenti. Alla luce del sopralluogo sul pozzo Bufardo-Torrerossa, si punta a prendere più acqua per Messina e altri Comuni, che dipendono da quella sorgente, da lì, con una prevalenza dell’uso idropotabile rispetto a quello irriguo, in linea con quanto deciso dalla presidenza della Regione siciliana. Ma senza danneggiare la produzione agricola. A quest’ultima, secondo il Dipartimento regionale dell’Agricoltura, dovrebbe andare un terzo della portata di solito destinata, con la conseguenza che la parte eccedente potrebbe essere erogata per l’uso idropotabile.

In primo piano anche i problemi della condotta proveniente da Moio Alcantara e la prefetta Cosima Di Stani ha proposto alla cabina di regia di convocare un tavolo tecnico per verificare il quantitativo di risorsa idrica che spetta alla società privata per l’utilizzo irriguo e perfezionare le ipotesi in campo.

Per l’intervento a Santa Margherita diverse possibilità in campo

Per quanto riguarda la grossa perdita d’acqua sull’acquedotto Fiumefreddo, dallo staff del sindaco fanno sapere che ci sono diverse opzioni in campo. E si sta cercando di mitigare la perdita, mettendo in sicurezza l’area, dato che l’intervento a Santa Margherita non sasrà semplice. E con possibili effetti su tutta la città.

Basile: “La nostra è una proposta di buon senso”

“Quanto emerso dal tavolo in prefettura – ha dichiarato il sindaco Federico Basile – conferma il buon senso di quest’amministrazione nel chiedere una redistribuzione delle risorse idriche provenienti dal Pozzo Bufardo-Torrerossa. Il dirigente del Dipartimento regionale dell’Agricoltura ha riconosciuto che quella avanzata sia una soluzione plausibile in questo momento di emergenza idrica. E che potrebbe dare risposte, in quota percentuale, anche agli altri Comuni che dipendono da quella sorgente. Un risultato che insieme agli interventi messi in atto, e che verranno illustrati mercoledì mattina in conferenza stampa, dà il senso e la misura degli sforzi che quest’amministrazione sta mettendo in campo per mitigare i disagi legati alla crisi idrica”.

All’incontro, presieduto dalla prefetta, hanno partecipato, oltre al sindaco Basile, rappresentanti della cabina di regia regionale per l’emergenza idrica, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, del Dipartimento Regionale Agricoltura, dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, del Genio Civile di Messina e di Catania, dell’Amam, dell’Assemblea Territoriale Idrica, nonché delle società Siciliacque S.p.a, e Società Acque Bufardo Torrerossa S.r.l (consorzio irriguo).

Si tratta del secondo incontro e al primo avevano partecipato in prefettura i dirigenti generali dei dipartimenti Tecnico (Duilio Alongi), Agricoltura (Dario Cartabellotta), Acqua e rifiuti (Arturo Vallone), Autorità di bacino (Leonardo Santoro), i capi degli uffici del Genio civile di Messina (Santi Trovato) e Catania (Gaetano Laudani), con il sindaco, il direttore generale del Comune Salvo Puccio e la presidente dell’Amam Loredana Bonasera.