L’intervento dell’assessore alla cultura Enzo Caruso sul progetto Play The Game al Teatro Vittorio Emanuele che da ottobre sta coinvolgendo e vedendo protagonisti, per la prima volta, i giovani. La pandemia ha continuato a vederli in prima fila con il progetto Web Lab Creativity, una sfida a colpi di video…
Ho dedicato la mia vita ai giovani, da educatore, da insegnante, da genitore e ancora adesso, con la mia delega di Assessore alle Politiche giovanili, quando mi dicono che i giovani sono inconcludenti, depressi, disinteressati, rassegnati e incapaci di risolvere i problemi da soli, mi verrebbe di dire “Guardateli mentre si mettono in gioco, osservateli mentre si applicano in ciò che a loro piace, ascoltateli quando parlano dei loro sogni e dei loro progetti”.
Mi sono piacevolmente imbattuto, in questi mesi, in “PLAY THE GAME”, una originale opportunità che il teatro Vittorio Emanuele, ha messo in campo in favore di giovani talenti messinesi nel campo della Musica, del Canto e del Teatro. Un progetto fortemente voluto dal sovrintendente Scoglio e sposato con entusiasmo dal presidente Miloro e dai vertici del Teatro. Un’iniziativa supportata dalla spinta di Rosaria Brancato con una Borsa di Studio in memoria della sorella Celeste e straordinaria attrice messinese. Trenta ragazzi dalla faccia pulita, pieni di entusiasmo e di talento, accompagnati in un percorso di formazione, da esperti ed insegnanti, stanno facendo scuola per migliorarsi tecnicamente, divertendosi e giocando di squadra.
A distanza di poco tempo dall’inizio del Talent, durante questo tragico e struggente periodo di quarantena, ecco uscire dal cilindro magico del Teatro una nuova brillante idea che invita questi ragazzi a sfidarsi a colpi di videoclip con una iniziativa dal nome creativo “Web Lab Creativity”.
BENE, GUARDATELI QUESTI GIOVANI “DEPRESSI E INCONCLUDENTI! PUGNO ERGO SUM. Combatto, quindi esisto! Pensateci: in effetti, ciò che ci definisce come esseri umani sono le battaglie che combattiamo. In questa lotta virtuale, questi ragazzi ci stanno raccontando la loro battaglia, affinché, attraverso essa, noi possiamo sapere di che pasta sono fatti. Giovani Guerrieri, riconoscibili dallo sguardo fiero, capaci di guardare verso nuovi orizzonti tenendo alta la fronte, pronti a mettere in campo la loro energia fisica, il coraggio, la capacità di accettare le sfide e di mettersi in gioco. Certo, non tutti i giovani sono gli stessi. Molti si lasciano andare. Ma, per quelli che hanno voglia di impegnarsi, per loro, vale la pena spendersi e coltivare in essi il seme della «Rivolta» contro il disfattismo, la rassegnazione e il piangersi addosso, a cui i «vecchi» ci hanno abituato.
Quanti nostri concittadini conosciamo che, lasciando Messina, hanno avuto fortuna?; mi riferisco a Vincenzo Nibali, Mariagrazia Cucinotta, Nino Frassica e, nel passato, tanti altri. Oggi Messina vanta la loro messinesità; srotola chilometri di tappeti rossi ogni qual volta tornano “a casa”. Ma mi chiedo: cosa ha mai fatto Messina per la loro formazione, per offrirgli un’opportunità, un’occasione?
Non posso che alzarmi in piedi davanti questo trampolino che il nostro Teatro ha voluto mettere a disposizione di giovani talentuosi messinesi che, se guidati da modelli positivi, possono dimostrare di poter fare grandi cose. Con “Web Lab Creativity” è stato offerto a questi “giovani Guerrieri” un campo di battaglia, un campo aperto di gioco per una sana competizione, che sta facendo venir fuori (EDUCARE= EDUCERE= TIRAR FUORI) la loro creatività, l’ottimismo, la strategia, la tecnica, la voglia di crescere e di puntare in alto, con la consapevolezza che “ognuno di Noi è nato per essere un VINCENTE”; perché I VINCENTI non si piangono addosso e affrontano la vita da protagonisti, mettendo in moto i propri talenti anziché nasconderli in un cassetto, aspettando che qualcuno li tiri fuori al posto loro.
Grazie dunque al Presidente Orazio Miloro, al Sovrintendente Gianfranco Scoglio; ai Direttori artistici Simona Celi e Matteo Pappalardo; Dino Scuderi, coordinatore artistico e direttore musicale del progetto Play the game; ai docenti Luca Notari, Eugenio Dura; a Nico Pandolfino e soprattutto a Voi ragazzi, che con la vostra leva (la passione che avete dentro) potete sorprenderci e sollevare il mondo.
Enzo Caruso
Assessore alla Politiche Giovanili e alla Cultura.