Diecimila euro spesi solo per due altalene, uno scivolo e un dondolo sembrano uno scherzo. Eppure a Faro superiore si attendeva la sistemazione di un’area a verde attrezzata, i diecimila euro li avrebbe finanziati la società Snam Rete Gas come opera compensativa per il villaggio che porta il peso della grande centrale. Invece ci si trova ad avere solo queste poche attrezzature sistemate nella scuola Evemero da Messina. Il progetto nasceva ormai due anni fa, ma in corso d’opera è stato stravolto da una delibera con cui si è deciso di spendere i soldi per acquistare attrezzature ludiche destinate ad altre villette della città. Oggi sulla vicenda sono tornati i consiglieri di Futuro e Libertà Giuseppe Trischitta e Nello Pergolizzi e il responsabile organizzativo del partito Nino Di Mento che è anche presidente dell’associazione “Farofuturo”. Già nei mesi scorsi avevano provato a chiedere chiarimenti ma le uniche risposte ricevute sono state vaghe, spiegano i consiglieri. Nel frattempo però sono giunte notizie di un altro progetto, sempre da finanziare con l’intervento della Snam, per la costruzione di un’opera più consistente ma nel villaggio di Torre Faro che però non è minimamente toccato dalla centrale. I consiglieri di Fli non ci stanno. Parlano di una netta disparità di trattamento tra Faro superiore e Torre Faro che invece riceve continuamente finanziamenti per vari interventi. Chiedono quindi chiarezza su come sono stati spesi i soldi fino ad oggi perché si sentono delusi dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale. E chiedono soprattutto le dimissioni del presidente della IV circoscrizione Enrico Ferrara contestato proprio per la mancanza di attenzione riservata al villaggio a discapito di altre zone del quartiere. Oltre un anno fa proprio l’associazione “Farofuturo” chiedeva un incontro al presidente Ferrara, ma fino ad oggi silenzio assoluto. Intanto lo scorso 16 luglio sempre a Faro Superiore sono iniziati i lavori di riqualificazione della piazza San Rocco, interventi arrivati all’improvviso contestati oggi dai rappresentanti di Fli. L’amministrazione non ha tenuto in considerazione le legittime richieste dei cittadini e dei commercianti che avevano sollecitato una revisione del progetto che così com’è elimina posti auto, non prevede la realizzazione di stalli per il carico e scarico merci e presenta un’esagerata pendenza delle aree pedonali che alle prime piogge creerà sicuramente tanti disagi. (Francesca Stornante)
Venerdì, 10 agosto, 2012 – 14:36