Le prime immagini arrivate dalla pista dell’aeroporto di Catania ci hanno consegnato l’immagine del Dalai Lama con il tricolore attorno al collo. E’ stato il sindaco Renato Accorinti a spogliarsi della sua fascia per donarla immediatamente al Dalai Lama. Lo aspettava sulla pista con una piccola pignolata in mano e la fascia in spalla consegnata al momento dei saluti. Il Dalai Lama ha sorriso e l’ha indossata. Un gesto che ha immediatamente scatenato le polemiche.
Il primo a tuonare su Facebook è stato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: “Il sindaco di Messina confonde la fascia tricolore (di primo cittadino) con la sciarpa di una squadra di calcio. Non lo poteva e non lo doveva fare".
Sulla stessa linea la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, che si rivolge al prefetto Francesca Ferrandino, parlando di "grave accadimento" e "pericoloso segnale di mancato rispetto del valore del tricolore in netto contrasto con la legislazione vigente ed in particolare con la Circolare n° 5/08 del 4 novembre 1998 emanata dal Ministero dell’Interno ed inviata ai prefetti e che fa riferimento alla Legge 15/1997," e chiedendo quali eventuali consequenziali provvedimenti vorrà adottare "apparendoci necessario stigmatizzare l’utilizzo disinvolto che il sindaco di Messina ha fatto della fascia, utilizzandola come mero ornamento e spogliandola dell’alto significato istituzionale che le disposizioni hanno imposto in quanto simbolo di “dignità e decoro della carica”. L’uso del tricolore da parte di altri soggetti non appare assolutamente in linea con il dettato normativo e configura una grave illegittimità dell’uso della fascia".
Ancora più duro il consigliere comunale Nino Carreri: “La venuta del Dalai Lama offre al sindaco Accorinti l'ennesima occasione per dare un segnale forte alla comunità messinese. Il segnale è di quelli precisi: Della fascia tricolore, onore di ogni sindaco che si rispetti, non gliene può fregare di meno. L'importante è far vedere la scritta Free Tibet”. Per Carreri come sempre Accorinti ha “anteposto la sua vanagloria e il suo ego smisurato al suo ruolo istituzionale”. Il consigliere di Sicilia Futura ha intenzione di informare del gesto direttamente il Prefetto e poi si rivolge direttamente al primo cittadino: “Se non sei capace di assumere il ruolo che, ahimè, una piccola parte della cittadinanza ti ha offerto, fai un passo indietro. L'essere anarchico, libertario, non violento, pacifinto, non ti esime dal rispetto per le Istituzioni”.
Carreri rispolvera anche l’art. 50, comma 12 del D.Lgs. 267/2000 che definisce la fascia tricolore come “distintivo del Sindaco”, unitamente allo stemma della Repubblica Italiana e lo stemma del Comune (questi ultimi compaiono sulla fascia dal 1997), da portare a tracolla.
La ratio di tale disposizione supera la funzione di mera indicazione di un semplice ornamento, ma va ad individuare un simbolo certamente dotato di specifici significati, e per tali ragioni non avulso da un uso mirato ed opportuno.