Al Policlinico di Messina sono rimasti solo 16 ricoverati per coronavirus. Altri 9 sono a Barcellona, per un totale di 25 in provincia di Messina. Il 10 aprile, cioè 50 giorni fa, erano 146.
Ecco perché il Policlinico di Messina deve riprendere con gradualità anche l’attività assistenziale non urgente sospesa e ridurre il numero di posti letto Covid. In particolare al padiglione H, che negli ultimi mesi era pieno di pazienti Covid, e nelle prossime settimane dovrà tornare alla sua funzione originaria. Previsti percorsi protetti e controlli prima dell’ingresso nei padiglioni o del ricovero in reparto.
Tutta l’attività relativa ai pazienti affetti da coronavirus e all’unità di Malattie infettive sarà quindi trasferita al primo piano del padiglione C, dove inizierà anche un’importante opera di ristrutturazione che riguarderà la restante parte dell’edificio. Al termine dei lavori, sarà disponibile un polo per malattie infettive/pneumologia con servizi dedicati di diagnostica e trattamento con degenza ordinaria, possibilità di isolamento a pressione negativa, oltre alla disponibilità del servizio di radiodiagnostica per immagini e di un blocco operatorio dedicato. Nelle more del completamento dei lavori, che dureranno poco meno di un anno, il reparto di Pneumologia resterà, invece, al Padiglione H.
“Gli interventi – dice il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Laganga – mirano a trarre insegnamento dall’esperienza fatta negli ultimi mesi. Il Policlinico si doterà di una struttura che in futuro ci consentirà di fronteggiare immediatamente emergenze come quella legata al Covid-19, senza la necessità di ulteriori riorganizzazioni. Ciò è stato possibile grazie allo sblocco di un finanziamento che era fermo da una decina di anni e agli ulteriori fondi che la Banca d’Italia ha destinato alla Regione Siciliana, la quale a sua volta ha scelto il Policlinico come Azienda, unica in Sicilia, che ne beneficerà. Allo stesso tempo, ovviamente, così come disposto dalle linee guida regionali, restiamo assolutamente vigili nel caso in cui malauguratamente la curva dei contagi dovesse tornare a crescere e siamo pronti a riattivare immediatamente spazi più ampi da destinare al Covid Hospital”.
Non si tratta dell’unica novità. “Al Padiglione E – conclude Laganga – realizzeremo una piastra per le emergenze, con un nuovo blocco operatorio destinato alla chirurgia toraco-vascolare. Molti altri servizi, poi, saranno interessati da un’azione di razionalizzazione e risistemazione dei vari padiglioni”.