sanità

Policlinico, Santonocito: “Visite la domenica per ridurre le attese, Pronto soccorso ad ottobre” INTERVISTA

Ascolta l’intervista al commissario Santonocito
di Carmelo Caspanello

MESSINA – Ridurre le liste d’attesa e completare la realizzazione del pronto soccorso: sono questi gli obiettivi che il Policlinico universitario di Messina si propone di raggiungere sotto la guida del commissario Giorgio Giulio Santonocito. Le liste d’attesa, in particolare, rappresentano una sfida complessa che il l’Azienda intende affrontare con un piano d’azione strutturato, che comprende l’incremento della capacità di erogazione delle prestazioni su diverse specialità, l’ampliamento degli orari di apertura degli ambulatori e l’istituzione di nuovi slot. Un ruolo fondamentale nella lotta alle liste d’attesa sarà svolto dalla collaborazione con l’Asp di Messina, con l’obiettivo di individuare soluzioni efficaci a livello territoriale e provinciale.

Altro punto cardine del piano di rinnovamento è il potenziamento del pronto soccorso, che sorgerà in una nuova sede centrale, adeguata alle esigenze. I lavori per il nuovo pronto soccorso (una Odissea), procedono con l’obiettivo di essere completati entro ottobre 2024. La settimana scorsa, invece, è stata inaugurata la nuova terapia intensiva cardiologica. Grazie a questa struttura, la più grande della Sicilia, dotata di attrezzature all’avanguardia, il Policlinico si conferma punto di riferimento per la cardiologia non solo a Messina, ma in tutta la regione. “Il nostro obiettivo è quello di offrire ai cittadini di Messina un’assistenza sanitaria di eccellenza, in linea con i migliori standard internazionali”, le parole del commissario Santonocito.  

Commissario, la nuova terapia intensiva cardiologica si inserisce in un piano più ampio che ha già visto l’apertura della cardiologia interventistica diretta dal professore Micari.
“Questo reparto, fortemente voluto dai miei predecessori, è un tassello fondamentale nel consolidamento dell’azienda ospedaliera. Stabilizzazione del personale, con tutti i precari che hanno ottenuto un posto definitivo, e infrastrutturazione all’avanguardia con nuove tecnologie e attrezzature, sono i pilastri di questo percorso. Il Policlinico rinasce: pronto soccorso, parcheggi e tutti i reparti in via di ristrutturazione e apertura. La terapia intensiva cardiologica è solo un tassello di un progetto ambizioso per il futuro”.

Grazie ad attrezzature all’avanguardia e a un personale altamente specializzato, questo reparto rappresenta il fiore all’occhiello della cardiologia non solo a Messina, ma in tutta la Sicilia.
“La cardiologia di questo Policlinico rappresenta un punto di riferimento per l’intero territorio. Sono convinto che tutti guardino con grande attenzione alla nostra struttura, sia per quanto riguarda la Cardiologia generale che per la Cardiologia universitaria. Quest’ultima, in particolare, si distingue per la perfetta integrazione tra le sue tre missioni: didattica, ricerca e assistenza. Proprio grazie a questa sinergia, siamo in grado di offrire prestazioni all’avanguardia e di sviluppare tecnologie innovative che, attraverso progetti ambiziosi, verranno condivise con le altre cardiologie del territorio, proiettando il nostro Policlinico a livello nazionale”.

Quali sono le tempistiche per il completamento del nuovo pronto soccorso?
Il progetto per il nuovo pronto soccorso ha come termine ottobre 2024. Mancano quindi circa 6-7 mesi. I lavori procedono secondo il cronoprogramma stabilito, come da piano presentato alla Regione due mesi fa.Il nuovo pronto soccorso sorgerà in una posizione centrale e sarà dotato di adeguati parcheggi, su cui stiamo lavorando a un piano specifico. L’obiettivo è quello di creare una struttura moderna ed efficiente in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, con particolare attenzione alla gestione dei flussi di accesso e al comfort dei pazienti”.
Ci sono criticità legate alla sede transitoria del pronto soccorso?
“La sede transitoria presenta indubbiamente dei limiti, soprattutto legati alla sua ubicazione decentrata. Tuttavia, l’apertura del varco su viale Gazzi, per il solo accesso delle ambulanze, ha facilitato l’accesso ai mezzi di soccorso e la dotazione della struttura, sia in termini di risorse umane che tecnologiche, garantisce un’adeguata assistenza ai pazienti in attesa del nuovo pronto soccorso”.

Tra i prossimi obiettivi, il più complesso da affrontare è senza dubbio quello delle liste d’attesa. Lei ha preso in considerazione anche l’apertura domenicale? Alcune idee sono già in fase di elaborazione, ma gli utenti richiedono risposte concrete e in tempi brevi, come lei ben sa…
“La questione delle liste d’attesa non può essere affrontata con superficialità, data la sua complessità. Capisco il rischio di cadere in banalità quando si discute di questo tema, per cui è necessario un’analisi attenta e ponderata. Certamente, il Policlinico rappresenta una parte del problema, poiché la questione delle liste d’attesa deve essere affrontata a livello territoriale e provinciale. In tal senso, stiamo collaborando attivamente con l’Asp per individuare soluzioni efficaci. Nonostante il Policlinico possa aumentare la propria capacità produttiva, è prevedibile un incremento del flusso di pazienti, con il rischio di congestionamento. In merito alle liste d’attesa, l’obiettivo primario è quello di incrementare la capacità di erogazione delle prestazioni su diverse specialità.
È importante sottolineare che ogni disciplina presenta caratteristiche peculiari, per cui è necessario un approccio differenziato. Stiamo conducendo un’analisi approfondita, caso per caso, coinvolgendo le singole strutture e i relativi primari. Il 6 maggio si terrà un incontro importante con i direttori di dipartimento per redigere il piano d’azione definitivo. Il piano prevede investimenti in tecnologie e risorse umane adeguate per l’ampliamento delle prestazioni e l’istituzione di nuovi slot. Sono convinto che questo approccio strutturato porterà a risultati concreti”.