Il gup Daniela Urbani ha rinviato a giudizio l’ex primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico, Domenico Granese ed il ginecologo Antonio De Vivo con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio. I due dovranno comparire davanti ai giudizi del Tribunale il prossimo 17 ottobre. Si tratta dell’inchiesta sulla presenza indebita di De Vivo nella sala parto del reparto di Ostetricia, il giorno in cui litigò con il medico di guardia Vincenzo Benedetto. Inchiesta condotta dal Procuratore aggiunto Ada Merrino e dal sostituto Federica Rende.
Per l’indebita presenza in sala parto di De Vivo il 26 agosto del 2010 scoppiò una lite nel reparto di Ostetricia del Policlinico con Benedetto che gli proibì di assistere una sua cliente, la signora Laura Salpietro. De Vivo, infatti, si stava accingendo a far partorire la donna con il cesareo. Dopo l’animata discussione fra Benedetto, in quel momento responsabile del reparto, e De Vivo, la donna diede alla luce un bambino che riportò delle lesioni cerebrali e fu necessario asportare l’utero della mamma.
De Vivo, ginecologo comunque apprezzato, era titolare di un assegno di ricerca e non poteva certo assistere direttamente le pazienti. Quel giorno fra l’altro, si trovava in sala parto senza aver chiesto l’autorizzazione al dottor Benedetto. Da qui il litigio sfociato in un’inchiesta giudiziaria tuttora in corso.
Le indagini effettuate dai Carabinieri hanno accertato che De Vivo negli ultimi mesi del 2009 e nei primi quattro del 2010 in un paio di casi era entrato da solo in sala operatoria senza essere assistito da un medico interno al Policlinico. L’ inchiesta della magistratura punta ad accertare le responsabilità di quanti non hanno vigilato sul rispetto delle regole.
Nel troncone principale dell’inchiesta, quello sulle lesioni subite dal piccolo Antonio Molonia, sono indagati i medici Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto e l’ostetrica Franca Grisafi.