Messina non è come L’Aquila, almeno questo emerge dai piani di sostegno alle popolazioni varate del Governo. A sollevare il caso è la Cisl di Messina che, scrivendo alle più alte autorità dello Stato, pur nella sostanziale differenza degli eventi, constata una una serie di divergenze tra le misure adottate a favore dei cittadini messinesi, rispetto a quelli abruzzesi.
«La constatazione delle differenze sostanziali – scrive Tonino Genovese, segretario della Cisl Messina – arriva dall’aver notato che nell’unica Ordinanza emanata (la 3815 del 10/10/09) sui primi “interventi urgenti per fronteggiare la situazione di emergenza”, è prevista la nomina di un commissario ad acta nonché “le prime basilari indicazioni di pronto intervento in tema di pronto soccorso, accertamento danni, rimozione del pericolo ed espletamento di tutte le altre attività connesse al superamento dell’emergenza».
Il sindacalista nota che nulla è stato inserito nella predetta ordinanza come sostegno ai lavoratori colpiti dal nubifragio, misure che aiuterebbero i lavoratori, le loro famiglie ma che potrebbero prevedere anche soluzioni a sostegno dei giovani.
«Per questo motivo – continua Genovese – chiediamo con forza e vigore che si intervenga con ulteriori ordinanze che integrino l’attuale, prevedendo tutti i provvedimenti utili ad assolvere ai bisogni anche delle condizioni dei lavoratori, delle loro famiglie, dei giovani, delle aziende e degli interventi sociali necessari».
Cliccando su “approfondimento”, troverete stralci delle ordinanze a sostegno della popolazione dell’Abruzzo e che ancora per Messina, purtroppo, non sono state emesse.
Foto di Dino Sturiale