La delibera sull’area di Molini Gazzi tornerà in consiglio comunale. La commissione Urbanistica oggi ha optato per l’astensione tecnica, né sì né no, ma un -nì- che serve principalmente ad accelerare i tempi su una delibera che da troppo tempo è in mano ai consiglieri e che adesso imporrà una decisione, in un senso o nell’altro, nella prossima seduta utile. La delibera, lo ricordiamo, propone di modificare la destinazione d’uso dell’area sulla quale insiste lo stabilimento da B1, edificabile, a D1, prevalentemente commerciale, industriale ed artigianale. La situazione si è complicata nel tempo, con l’inchiesta avviata dalla Procura e i sigilli apposti sullo stabilimento, per via del progetto edilizio presentato dallo stesso Francesco Pulejo e realizzato da Luciano Taranto.
Con l’astensione tecnica di oggi, la commissione se ne lava sostanzialmente le mani, anche se le prassi del consiglio comunale insegnano che un’astensione corrisponde, il più delle volte, ad una quasi bocciatura. La decisione non è piaciuta al capogruppo del Pdl Pippo Capurro, che parla di «forzatura» da parte degli altri componenti della commissione. «Quando io ho chiesto il prelievo della delibera in consiglio – ricorda Capurro – i colleghi bocciarono la proposta, oggi sulla richiesta di astensione tecnica del collega Melazzo (neo Udc), ha votato anche il presidente Guerrera. Questo nonostante non fossero arrivati i pareri richiesti del dirigente, dell’assessore e soprattutto del collegio di difesa».
Domenico Guerrera, presidente della commissione, spiega che «due sedute fa abbiamo chiesto i pareri e che questi arrivassero entro oggi, ma così non è stato. Non possiamo trattenere ancora una delibera così delicata, a questo punto sarà il consiglio a pronunciarsi. Certo è che non ho scheletri nell’armadio, come sostiene qualcuno». La palla torna al consiglio dunque. Già, ma come si pronuncerà? «Questo è ancora da vedere», risponde Guerrera. Lasciando intendere che le polemiche non sono ancora finite.