In barba alle stagioni meterologiche, Palazzo Zanca si dà da fare per la redazione del Piano comunale delle Spiaggie. Un piano che, a seconda se si preferisca vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, arriva fin troppo in ritardo o piuttosto con largo anticipo per la prossima stagione. Sebbene infatti se ne sia iniziato a parlare dal lontano mese di marzo, quando l’assessore alle politiche del mare Isgrò aveva reso evidente l’intenzione di regalare ai bagnanti dello Stretto una stagione estiva da trascorrere su spaggie degne di tale nome, intoppi burocratici e soprattutto penuria di risorse economiche hanno ancora volta avuto la meglio sui buoni propositi.
Al punto che di piano spiagge non se n’è vista neanche l’ombra ma, ironia della sorte, paradosso dei paradossi, solo oggi, 31 agosto, da palazzo Zanca giunge notizia che un volentorso team composto da sette tecnici, cinque ingegneri e due architetti, ha inviato presso l’assessorato diretto da Isgrò una nota in cui hanno manifestato la possibilità di redigere gratuitamente il tanto atteso Piano.
I professionisti in risposta alle difficoltà tecnico amministrative, palesate dal rappresentante della giunta Buzzanca attraverso la stampa, hanno confermato la propria disponibilità per la redazione dello strumento che dovrà disciplinare nel Comune di Messina, l’uso a fini turistici del Demanio Marittimo, e che servirà a stabilire l’uso delle spiagge date in concessione, o lasciate libere.
Soddisfatto l’assessore Isgrò che evidenzia come, anche in questa occasione, la città che vuole costruire risponde prontamente, offrendo un contributo utile alla formulazione della programmazione con la quale “si potrà superare – egli ha detto – la precarietà e l’improvvisazione che ha contraddistinto l’intervento sulle nostre spiagge. Si potrà stabilire finalmente un quadro con regole certe e chiare, per tutti gli operatori che hanno l’interesse ad operare sulle aree per offrire maggiori garanzie a tutti i cittadini. Solo così sarà possibile combattere l’abusivismo che in questi anni ha stravolto le nostre spiagge. La disponibilità dei tecnici che ringrazio, sarà portata ora all’attenzione della Giunta municipale”.
Il piano dovrà suddividere la fascia costiera in zona Nord con spiagge utilizzabili per la balneazione, quella Sud, non rilevante ai fini turistici, dove è in via di sviluppo la portualità. La zona Nord sarà suddivisa in cinque zone: spiaggia libera, con servizi, lido attrezzato a stabilimento balneare, e pedane a terra. Le procedure per ottimizzare il piano spiaggia sono regolate dall’art. 4 legge 15 del 2005, e “permetterà – ha ribadito Isgrò – la definizione di uno spazio unitario che si può realizzare attraverso il difficile rapporto con l’acqua (mare, laghi, torrenti), attraverso l’improcrastinabile necessità di affermazione della qualità del sistema territoriale”.
(foto Dino Sturiale)