Bilancio di previsione e atti -propedeutici-: al Comune inizia la partita più importante per la maggioranza

Vogliamo spiegare con una metafora calcistica qual è il passaggio politico che inizia oggi in consiglio comunale (seduta convocata alle 12) e si concluderà chissà quando. E’ come se la maggioranza di Palazzo Zanca, la coalizione che sostiene l’amministrazione Buzzanca, fosse chiamata ad affrontare il torneo più importante dell’anno, una sorta di Mondiale. Obiettivo finale, il trofeo più ambito, l’approvazione del bilancio di previsione 2009, lo strumento che programma l’anno finanziario di un Comune sull’orlo del dissesto. Prima di arrivare alla finale, però, in ogni torneo ci sono delle tappe intermedie, necessariamente da superare se si vuole arrivare al traguardo.

E come in ogni torneo, una delle partite più importanti è quella d’esordio. Non potrebbe essere più vero come nel nostro caso. Perché la prima tappa di questo percorso è il piano di dismissione degli immobili: se la maggioranza non riuscirà a vincere questa partita, sarà meglio far le valigie e tornare a casa. Per arrivare al pareggio di bilancio e soprattutto evitare il dissesto sarà fondamentale approvare il piano predisposto dall’assessore al Patrimonio Franco Mondello: 14 milioni di euro per il 2009, circa 50 da qui al 2011. Questi i beni che il Comune intende vendere (si tratterà poi di vedere se qualcuno sarà interessato a comprarli, ma questa è un’altra storia): i primi tre, i Silos ex Granai (l’immobile dal valore maggiore, più di 18 milioni), i Magazzini generali (oltre 5 milioni) e l’ex scuola Donato(poco meno di 1 milione e mezzo), richiedono una variante urbanistica di destinazione d’uso, prevista nel corpo della delibera (che infatti porta la firma anche dell’assessore all’Urbanistica Corvaja). E poi, in ordine di valore, la caserma dei Vigili del Fuoco, l’ex macello di via S. Cecilia, l’autoparco di via Salandra, terreni in via Dina e Clarenza, nei pressi del torrente Trapani (area edificabile) e ancora in via Salandra, un edificio ex Amam a Gravitelli, e una serie di ex scuole (Gesso, Acqualadroni, Cumia Inferiore e Tono).

Una volta vinta questa partita, la maggioranza si ritroverà di fronte altre tre tappe altrettanto difficili: il regolamento per la -definizione agevolata dei rapporti tributati locali non definiti-, in altre parole un condono fiscale sul quale sono tante le remore dei consiglieri comunali, impossibilitati a votarlo se avessero parenti fino al terzo grado che ne potrebbero beneficiare. Albero genealogico e album delle foto di famiglia alla mano, non sarà un ostacolo facile. Poi le -semifinali-, i nuovi regolamenti su Ici e Tarsu, che sull’onda dei risultati precedentemente raggiunti potrebbero rivelarsi le partite meno complicate. E poi la finale, il bilancio di previsione, la manovra finanziaria da 680 milioni di euro, ancora -monca- sia del parere dei revisori dei conti, appena eletti e convocati per lunedì, e dei bilanci collegati, in particolare di quello dell’Atm, la cui prima stesura è stata rimandata al mittente dalla Ragioneria generale di Palazzo Zanca. Ci sarebbe anche il Piano triennale delle Opere pubbliche, che secondo alcuni è altrettanto propedeutico ma non è stato nemmeno inserito all’ordine del giorno.

Di tutto questo si inizierà a parlare oggi. Ma non si può ignorare qual è il contesto politico nel quale si svolgerà questa partita. Il muro di divisione tra il consiglio comunale e il sindaco è arrivato ad un altezza mai raggiunta finora e pare insuperabile, con la vicenda dei revisori dei conti che è tutt’altro che chiusa. Il centrodestra è lacerato al suo interno, con la corrente Briguglio notoriamente all’opposizione, la componente Germanà che potrebbe (anzi dovrebbe) avere qualcosa da dire dopo il nuovo pasticcio, quello dell’Istituzione per i Servizi sociali, e poi l’Udc, che rimasto fuori dal governo Lombardo potrebbe non accettare più la convivenza in giunta con l’Mpa. Senza dimenticare l’affaire Ruggeri, il capo di gabinetto nonché presidente dell’Ato3, raggiunto da avviso di garanzia per truffa, e tante altre questioni aperte e mai chiuse. Continuare a non chiuderle potrebbe portare solo guai.