L’assemblea di Confindustria Messina ha confermato presidente per il biennio 2009-2011 Ivo Blandina, che riveste questa carica dal 2007. Nella sua relazione Blandina ha toccato diversi punti. «Quest’assemblea – ha detto ai soci – si svolge in un momento di drammatica congiuntura internazionale che sta danneggiando tutto il sistema produttivo nazionale e che colpisce in maniera ancora più pesante le aree economiche più deboli del Paese, come certamente è la Sicilia. Nella nostra provincia gli effetti negativi della crisi sono ulteriormente amplificati da un tasso di inefficienza della Pubblica Amministrazione ormai non più tollerabile e che deve essere continuamente denunciata con fermezza da tutte le forze sane della società civile».
«Siamo ben legittimati – continua – a chiedere con forza quei cambiamenti radicali e decisivi che proprio noi abbiamo dimostrato di saper compiere con lungimirante determinazione. Non è tollerabile che in questa situazione di crisi siano fermi in varie stanze degli assessorati regionali progetti di investimento cantierabili pari a 5 mld di euro, perché mancanti di pareri o di firme di autorizzazione; non possiamo più tollerare che burocrati incapaci ed inefficienti, laddove non portatori di interessi illeciti, blocchino investimenti capaci di fare da volano a produzione di reddito ed occupazione.
Un esempio su tutti: la mancata autorizzazione per «l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia pulita per ben 3MW presso la centrale Edipower di S. Filippo del Mela». Per Blandina «non è un caso che proprio nell’area del milazzese si stia delineando una nuova strategia malavitosa che vorrebbe imporre il proprio giogo criminale alle imprese del territorio. I recenti atti intimidatori subiti da aziende presenti nell’area rappresentano la punta dell’iceberg».
«Il nostro ruolo di parte sociale propulsiva dell’economia del territorio ci impone di profondere ogni nostra energia per cambiare questo stato di cose. Vogliamo amministratori capaci, preparati, lungimiranti e aperti alla società. Il recente rapporto dello Svimez ha messo duramente in luce le conseguenze di queste inefficienze: un dato per tutti. Negli ultimi 5 anni ben 700.000 studenti hanno lasciato il sud per trasferirsi al Nord. Questo rappresenta non solo un impoverimento culturale della nostra terra; esso è anche una grave perdita economica. Abbiamo chiesto a molti amministratori: perché un’impresa dovrebbe insediarsi qui? Perché i nostri giovani dovrebbero studiare qui? Perché dobbiamo continuare a vivere qui? Quello che occorre è lavorare per poter rispondere motivatamente a queste semplici, ma devastanti domande. Non è con pomposi e vuoti tavoli anticrisi comunali e provinciali (peraltro convocati una sola volta e senza che si sia dato alcun minimo seguito, ammesso che si avesse un’idea su quale questo dovesse essere) che si affrontano e risolvono questi problemi».
«In questo quadro fosco, ma ahinoi reale – prosegue il presidente di Confindustria – salutiamo con speranza la nomina dell’on. Nino Beninati alla vice presidenza della Regione e la contestuale attribuzione della delega ai Lavori Pubblici, da sempre settore trainante per l’economia siciliana. Da lui e dall’Assessore all’Industria Marco Venturi ci aspettiamo un vero salto di qualità nella capacità di programmazione e di gestione di questi strategici settori. Infine, guardando in casa nostra, registriamo con grandissimo piacere l’adesione alla nostra Confindustria di gran parte delle imprese alberghiere provinciali e, tra queste, l’élite di quelle taorminesi ed eoliane. Questo è un indubbio successo che testimonia della nostra capacità di far sistema e che rafforza in maniera significativa la nostra rappresentatività dei settori produttivi dell’economia provinciale».
L’Assemblea ha anche proceduto all’elezione, su proposta del presidente, dei vice presidenti Alfredo Schipani (vice presidente vicario con delega al Coordinamento Progetti di Sviluppo dell’Associazione), Carlo Borella (Rapporti esterni), Fabio Cassi (Tesoriere con delega a Credito e Finanza) e Enzo Siracusano (Rapporti Interni e con gli altri sistemi di rappresentanza).