Il caldo autunno politico dei Palazzi messinesi. Ecco cosa bolle in pentola

Ufficialmente è stato un incontro organizzato per discutere di Taormina Arte. Ma il confronto tra il presidente della Provincia Nanni Ricevuto e il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, tenutosi stamattina a palazzo dei Leoni, durato più di un’ora e al quale ha partecipato (nella prima parte) anche il sindaco di Taormina Mauro Passalacqua, potrebbe avere avuto dei risvolti sul piano politico. I rapporti tra le due istituzioni cittadine sembrano essersi stretti nelle ultime settimane. L’intesa interna alle due espressioni del Pdl sembra essere migliorata parecchio, prova ne è anche la nomina dei componenti del Cda dell’Ente Teatro. Ma è soprattutto sul piano della “condotta” da attuare nei confronti degli alleati della maggioranza, in particolar modo dell’Mpa, che i due sembrano avere una visione comune. Visione, che potrebbe aprire a breve scenari nuovi con rimpasti di giunte e definizione di nomine in partecipate.

Il “nemico” comune, al momento, sembra essere proprio il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, a capo della Regione Siciliana ma soprattutto abile condottiero in una ripartizione di incarichi e poltrone che ha portato i suoi uomini in posti importanti nell’Isola. Così come a Messina. L’asse che potrebbe nascere tra Ricevuto e Buzzanca dunque, potrebbe cercare di rispondere a questo tipo di politica “prendi tutto” del leader autonomista. Il presidente della Provincia Ricevuto ad esempio, starebbe meditando da tempo di escludere l’Mpa dalla sua Giunta. E’ stato il primo a sbilanciarsi nella fase pre-elettorale delle Europee, dichiarandosi disponibile a cacciare dal proprio governo gli assessori lombardiani nel caso in cui il governatore non avesse fatto un passo indietro dopo l’azzeramento della propria giunta, procedendo con un confronto interno alla maggioranza. Poi tutti sappiamo come è andata a finire. Lo scontro è rientrato almeno con una parte del Pdl, ma la situazione complessiva non sembra del tutto essersi rasserenata. Anche perché in gioco ci sono ancora gli equilibri di parecchi enti di sottogoverno siciliani. Così numeri alla mano, Ricevuto potrebbe decidere di tentare il grande passo, mettendo da parte l’Mpa e mantenendo la maggioranza in Consiglio. Gli autonomisti sono infatti cinque, potrebbero salire a sette aggiungendo Pippo Lombardo (Provincia punto Freccia, area De Luca) e Antonino Calabrò (Democratici-Autonomisti, area Ballistreri). In ogni caso con i 35 attuali del centrodestra, si passerebbe massimo a 27 su 45 consiglieri. Passo che invece non farebbe Buzzanca, a meno di indicazioni da Roma, visti gli equilibri già precari in consiglio.

Fino ad oggi sono solo ipotesi. Così come sono tante le ipotesi in ballo al Comune. A Palazzo Zanca i veri problemi sono tutti interni al Pdl, ed è proprio in seno al partito di maggioranza che potrebbero registrarsi i prossimi movimenti. Sono sempre più insistenti, infatti, le voci che vogliono due attuali consiglieri comunali vicini alla “promozione” in giunta: si tratta di Pippo Capurro, capogruppo “sfiduciato” e “a tempo” del Pdl, e di Roberto Sparso, che sembrerebbe a un passo dallo “sposalizio” con la corrente del partito che fa riferimento a Enzo Garofalo e che al momento tra gli assessori conta Dario Caroniti. A fare le spese dei due ingressi potrebbero essere lo stesso Caroniti e l’attuale assessore al Risanamento Pippo Rao. Proprio Garofalo è in pole position per il ruolo di coordinatore provinciale del Pdl, che si contende con Francesco Stagno D’Alcontres, per il quale però sarà determinante capire come si assesterà il partito con la corrente Miccichè. La casacca di coordinatore comunale potrebbe vedere tornare in carrozza l’ex presidente dell’Istituzione ai Servizi sociali Felice Cascio.

In tutto questo bailamme l’Udc, reduce dagli stati generali a Chianciano, è spettatore molto interessato. Interessato alla vicepresidenza del consiglio comunale, qualora dovesse essere sfiduciato Trischitta, interessato alla commissione Ponte, il cui ruolo di presidente è “conteso” da Pippo Ansaldo e Marcello Greco (domani la fumata bianca), interessato anche ai movimenti di Palazzo dei Leoni. L’assessore Mpa più in bilico sembra essere Gaetano Duca, osteggiato anche dal suo capogruppo in consiglio provinciale Cerreti. Un vestito, quello di assessore provinciale, che qualcuno vede bene indosso all’attuale capogruppo del “Centro con D’Alia” a Palazzo Zanca Bruno Cilento. Concludendo, dunque, con i possibili “fuochi” tra Pdl e Mpa, non possiamo dimenticare che il matrimonio elettorale, prima della vittoria del centrodestra del 2008, fu sancito dopo settimane di scontri e provocazioni. Ed è facile che, alla fine, matrimoni del genere finiscano per sfociare in un divorzio.

E. RIGANO – S. CASPANELLO

(foto Dino Sturiale)