A Palazzo Zanca non si parla d’altro. D’accordo, ci sono le Europee e una campagna elettorale da portare avanti, ma il vero argomento del giorno, anzi, di questi giorni, è la campagna acquisti avviata dall’Udc, in particolare dalla corrente che fa riferimento al senatore Gianpiero D’Alia. I passaggi di Giuseppe Melazzo e Marcello Greco, rispettivamente dal Pdl e dal Pd, hanno infatti modificato gli assetti d’aula, ma soprattutto le dichiarazioni dello stesso D’Alia, che ha annunciato “nuove sorprese” a breve, hanno fatto scattare automaticamente il “toto-Udc”.
Chi sarà il prossimo? E’ questo che si chiedono gli addetti ai lavori che si aggirano nei corridoi di Palazzo Zanca. E tra mezze smentite che somigliano più a delle conferme, qualche nome in verità circola. Il primo è quello di Paolo Saglimbeni, il cui percorso è sempre stato parallelo a quello di Greco. Entrambi fanno parte da sempre del gruppo di Pippo Morano, e il fatto che entrambi siano passati all’Udc fa pensare che presto, forse dopo le Europee, anche l’attuale rappresentante dell’area Letta del Pd seguirà questo percorso. In quest’ottica rientra anche un altro nome che circola insistentemente, quello di Salvatore Serra, oggi capogruppo di Risorgimento Messinese, in passato anch’egli nell’area Morano. L’Udc lo starebbe corteggiando, l’entourage di D’Amore attende sviluppi, vedremo prossimamente. Terzo nome in lizza è quello di Nino Spicuzza, attualmente all’Mpa, anche lui al centro di un ragionamento che si sviluppa da giorni.
Sul passaggio di Melazzo all’Udc, intanto, c’è da registrare la presa di posizione del capogruppo del Pdl Pippo Capurro: «Non c’è coerenza nel gesto del collega Melazzo – afferma – il quale ha personalizzato lo scontro politico, non confrontandosi col gruppo e col partito. Inoltre ha utilizzato la presidenza della I commissione per fare ciò che in una maggioranza, dal mio punto di vista, non si dovrebbe fare».
Ma non c’è solo l’Udc. Qualche cambio di cordata potrebbe registrarsi anche all’interno del Pdl, e in particolare della componente di Alleanza Nazionale. Proprio nel giorno in cui Domenico Nania, vicepresidente del Senato e riferimento politico del sindaco Buzzanca, diventa coordinatore regionale in coabitazione con Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania, vicino al duo Alfano-Schifani, si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono un ex fedelissimo del senatore barcellonese, Pippo Trischitta, in procinto di passare all’area del deputato Carmelo Briguglio, rivale storico dentro An della coppia Nania-Buzzanca. Da tempo Trischitta viene “corteggiato” dal collega di consiglio comunale Nello Pergolizzi, e pare che il matrimonio sia ad un passo dall’essere sancito.
In tutto questo bailamme c’è chi pensa sia giunto il momento di rivedere qualcosa nei rapporti di forza interni alla giunta Buzzanca. E’ il deputato nazionale Nino Germanà, secondo il quale la situazione generatasi a Palazzo Zanca «di fatto determina la necessità di un’immediata verifica della Giunta e di un confronto aperto con l’aula».