Sedici progetti a pacchetto unico, prendere o lasciare. Presto arriveranno all’esame della commissione urbanistica prima e del consiglio comunale poi i progetti del P.r.u.s.s.t., Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio, una delle creature dell’ex direttore generale del Comune, oggi assessore ai Lavori pubblici, Gianfranco Scoglio (nella foto). Un programma che prevede interventi di vario genere: dall’urbanizzazione della zona industriale di Larderia alla ristrutturazione del quartiere fieristico, dal lungomare Mortelle-Tono alle infrastrutture della metroferrovia Messina-Giampilieri, da interventi vari di riqualificazione nel centro storico a quelli per i laghi di Ganzirri, fino al recupero della vecchia lanterna di Capo Peloro. Ma accanto a questi ci sono ben sedici interventi, proposti da privati, che necessitano di variante al Piano regolatore generale, interventi che, nella maggior parte dei casi, porteranno colate di cemento in aree destinate ad uso agricolo. Primo e secondo blocco totalizzano un investimento di 296milioni 827mila euro, più spiccioli, di cui il 70 per cento da tasche private e il rimanente 30 per cento (pari a oltre 75 milioni) di fondi pubblici.
Ma andiamo ai sedici interventi privati, quelli che trasformeranno in maniera radicale ampie porzioni del territorio messinese. Uno dei progetti più importanti è senz’altro quello del Centro Commerciale Integrato dello Stretto, proposto dalla ditta Adroma Impianti Spa. L’area individuata è quella delle ex cave di sabbia, tra la Panoramica e lo svincolo Torrente Guardia. Parliamo di una superficie di oltre 137mila metri quadri, dove oltre al centro commerciale dovrebbero sorgere una caserma dei vigili del fuoco e un eliporto. Un’ampia porzione del terreno, ovviamente, dovrà passare da agricola a F1f, cioè a destinazione commerciale. Nota importante, questo è uno dei progetti che hanno interferenze con quello per il Ponte sullo Stretto.
Poi c’è il villaggio albergo, proposto dalla ditta Pan Kalon Multi Resort Srl, previsto addirittura in località Scoppo, con un’area di oltre 81mila metri quadri suddivisa in due zone, una a monte dell’autostrada e l’altra a valle dello svincolo Boccetta. Questa le attuali destinazioni d’uso: agricola, con vincolo boschivo e con destinazione a parchi pubblici urbani e territoriali. Altro progetto di grande impatto è senz’altro il porticciolo turistico previsto a Marina Guardia e proposto dalla ditta Marina dello Stretto Spa: più di 135mila metri quadri da stralciare dal piano particolareggiato ancora non adottato. Anche la zona di via Consolare Pompea a villaggio Paradiso (oltre 4mila metri quadri) da destinare alla realizzazione di un ristorante fa parte del Piano particolareggiato. Tra l’altro il progetto iniziale (ditta Luigi Centurrino) prevedeva l’ampliamento di un manufatto nel frattempo demolito dalla Capitaneria.
Si torna poi in contrada Guardia per un villaggio turistico ricettivo, proposto dalla ditta FI.NI. srl, circa 19mila metri quadri che in parte sono agricoli e vanno trasformati in turistico-ricettivi (intervento che interferisce col progetto del Ponte). Invece un ristorante tematico, proposto dalla ditta Raffone Dora, si dovrà realizzare a Ganzirri, in contrada Scauzzina, in un’area di 274 mq che in parte è già edificabile, in parte è “zona per residenza stagionale e/o attività ricettive” e in parte agricola. Il Prusst propone di trasformare la zona agricola in turistico-ricettiva.
Secondo il Prusst andrà ampliato anche il Circolo del Tennis e della Vela, che è anche la ditta proponente: nuovo corpo per attività sociali e, perché no, una bella piscina. Si parla di più di 9mila metri quadri, oggetto di piano particolareggiato che però non è ancora stato attuato. Ci spostiamo dunque sul torrente Trapani: qui già esiste un centro sportivo con due campi da calcetto. La ditta La Pineta Sport propone di ampliarla per quasi 9mila metri quadri, modificando la zona da agricola a F1h (per attrezzature sportive di interesse urbano). Un Polo Sportivo si prevede anche attorno al campo di calcio di villaggio Curcuraci, in contrada Aranciarella, ditta proponente la Tris Company Srl: più di 21mila metri quadri, anche qui zona agricola che dovrà diventare F1h.
Metà agricola e metà “Sp”, servizi pubblici, è la zona di 8mila 600metri quadri nella quale il Prusst prevede una struttura turistico-alberghiera in contrada Fortino, a Pace (ditta proponente, Ing. Santi Sofi). La ditta Giuseppe Ciccolo, invece, chiede di realizzare un Centro Servizi Polivalente a villaggio Annunziata, con attrezzature per lo sport, il gioco, il commercio, più parcheggi e mercato rionale. Siamo in pieno ambito A del piano di Risanamento, zona Sp (servizi), da trasformare in parte in area per attrezzature sportive di interesse urbano. Progetto, questo, che interferisce con quello del Ponte.
Arriviamo all’ormai famoso complesso Agri-mare-turistico che la ditta Agriverde propone di realizzare in località Porticatello, contrada Ortoloco, a villaggio Pace, zona già oggetto di studio della commissione urbanistica per un errore materiale che rendeva edificabile una porzione di terreno agricola. Anche qui, naturalmente, per realizzare il residence si dovranno trasformare ben 57mila 578metri quadri di area agricola in C6, turistico-ricettiva. A proposito di turismo, la cooperativa di Navigazione Garibaldi propone di ampliare il Gran Hotel Lido Giardino delle Palme: l’area oggetto di variante sarebbe di nemmeno mille metri quadri, attualmente edificabile, da rendere a destinazione d’uso mista residenziale- commerciale – direzionale.
Infine due proposte d’intervento arrivano dalla Curia: una è la riqualificazione di un borgo rurale e il riadattamento a centro socio – pastorale, denominato Oasi Madonna del Sorriso, attraverso l’utilizzo di Architettura bio-compatibile, proposta dalla Parrocchia S. Gabriele dell’Addolorata, area di 4mila metri quadri in parte agricola che dovrà diventare a destinazione d’uso servizi. L’altra è la realizzazione di un centro socio–pastorale a servizio della parrocchia di San Giuliano, progetto avanzato dalla Parrocchia San Giuliano dei Frati Minori Conventuali.
(foto Dino Sturiale)