«I’m singing in the rain» cantava Frank Sinatra. E per emulare il suo omonimo, il commissario straordinario Gaspare Sinatra ha scelto un giorno piovoso per giungere in città. Al suo arrivo a Palazzo Zanca, stamani, il dirigente regionale nominato dall’assessore alle Autonomie locali Paolo Colianni è stato “investito- da un’onda di giornalisti.
Forse non si attendeva una simile accoglienza, il sessantaquattrenne Sinatra, e le sue risposte alle prime domande dei giornalisti sono state molto vaghe. «La città mi piace – ha dichiarato – in particolare la cattedrale, che conosco bene, e “l’edilizia-». Incalzato sulle tante malattie di cui soffre Messina, tra cui le tante opere pubbliche non ancora terminate, Sinatra ha subito precisato che «non sono un mago», e che «non sono ancora documentato». Qualcuno gli ha chiesto subito lumi su cosa intenderà fare con le aziende municipalizzate, ma anche qui il commissario si è trincerato dietro a un «non conosco la situazione». Sinatra non si dice preoccupato del “salto- da comuni di duemila-tremila abitanti ad un centro di 250.000 anime, e chiarisce anche che in questi mesi si limiterà «all’ordinaria amministrazione, anche perché questo è il mio compito», per poi rilasciare una interlocutoria dichiarazione sulla sentenza che ha annullato le elezioni messinesi: «doveva arrivare prima, non dopo due anni e mezzo». A freddo, magari, Sinatra avrà il tempo di chiarire meglio certi concetti. Intanto ha assicurato che parlerà con Genovese e ha lanciato il suo primo appello alla città, di tipo “sentimentale- («vogliatemi bene»), prima di chiudersi nella stanza del primo cittadino, in cui non vedeva palesemente l’ora di rintanarsi.
Il commissario avrà tempo di prendere coscienza della situazione in cui versa la città, e anche per questo ha voluto subito fissare due importanti appuntamenti: in queste ore incontrerà l’arcivescovo Calogero La Piana, mentre nel pomeriggio parlerà con il prefetto Francesco Alecci. Domani mattina si insedierà ufficialmente come commissario del Comune, e subito dopo, intorno alle 11, incontrerà i dirigenti di Palazzo Zanca. Inizia una stagione importante, per Gaspare Sinatra, ma soprattutto per la città di Messina, sulla quale non smette davvero mai di piovere.